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Da Bakic a Matos, quando il girone europeo soft diventa occasione per seconde linee e giovani. Valutazioni sulla rosa da fare in ritiro e post-spareggio

In caso di passaggio del preliminare di Conference, un girone soft potrebbe essere l'occasione per diverse seconde linee e giovani, come spesso accaduto

Tra 42 giorni la Fiorentina disputerà una delle gare più importanti della propria stagione. L’effettivo ritorno in Europa, infatti, passa tutto dal preliminare che i viola affronteranno il 18 e il 25 agosto. Il livello dell’avversario che la Fiorentina si troverà dinanzi, ad oggi, è ancora indecifrabile, così come non è certo se nell’urna dei sorteggi (1° agosto) il club viola potrà essere testa di serie o meno.

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Una cosa, invece, è nota, ed è il paradosso della manifestazione: il livello dell’avversario che la Fiorentina si troverà ad affrontare nel preliminare sarà più alto di quello degli avversari che comporranno il girone, a prescindere dal coefficiente dato dal ranking Uefa.

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TURNOVER. Come sempre accade, al netto del superamento dello spareggio, sarà fondamentale riuscire a ruotare al meglio tutte le risorse disponibili, a maggior ragione in un’annata anomala con un calendario reso un tour de force dalla presenza del Mondiale.

Allo stesso tempo sarà utilissimo avere due calciatori per ruolo che possano alternarsi, possibilmente non dal valore troppo distante. Per molti, inoltre, potrebbe essere un’occasione per trovare ulteriore spazio e/o mettersi in mostra.

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BAKIC, MATOS, MARIN E GLI ALTRI. Nel primo anno di Europa League di Montella (2013-14), nel girone con Pandurii, Pacos Ferreira e Dnipro, trovarono spazio diverse seconde linee: Bakic, Matos, un allora giovanissimo Alonso, Compper, Jakovenko, Capezzi, Rosati e Munua.

L’anno successivo, con Guingamp, Dinamo Minsk e Paok nei gironi sempre di Europa League (2014-15), invece, toccò a: Richards, Lazzari, Vargas, Marko Marin, Tatarusanu e Minelli. L’anno successivo (2015-16, nell’ultima partecipazione in Europa), con Sousa in panchina, nel girone con Basilea, Lech Poznan e Belenenses toccò a: Sepe, Mario Suarez, Verdù, Kuba, Gilberto e Rebic.

RISORSE. Allora era Europa League, con la Conference che neanche esisteva, ma il livello degli avversari nella fase a gironi potrebbe essere molto simile a quello che si troverebbe di fronte la Fiorentina (sempre al netto del passaggio del preliminare).

Nonostante la rosa sia ancora incompleta, ad oggi sono già diversi i calciatori della Fiorentina che potrebbero candidarsi ad avere un ruolo chiave negli eventuali gironi della Conference League. Da Rosati a Maleh, Zurkowski, Benassi, passando per il vice-Biraghi (qualora non venisse confermato Terzic) fino ad un eventuale terzo attaccante centrale low-cost (sempre che Kokorin non dia segnali a Moena).

Il tutto passando dal listone di giovani che lavoreranno sotto la guida di Italiano in ritiro, in attesa di conoscere il proprio futuro. Molte valutazioni su eventuali ritocchi e correzioni, oltre a qualcosa che è ancora necessario fare (dando per scontati gli arrivi di Gollini, Dodô e Jovic), potrebberoessere fatte proprio nelle ultimissime ore di calciomercato, a superamento (toccando ferro) del preliminaredi Conference League, quando mancherà ancora una settimana al gong della sessione estiva di mercato.


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