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Baiano: "Vlahovic spostava equilibri. Piatek-Cabral? Servirà lavoro di Italiano e squadra"

L'ex attaccante della Fiorentina Baiano: “Vlahovic spostava gli equilibri, ma c'era comunque un buon impianto di gioco. Piatek-Cabral non sono Vlahovic, ma col gioco potranno comunque fare bene"

Parla così l’ex attaccante della Fiorentina Ciccio Baiano a Radio Bruno: “Ormai era solo questione di tempo per veder partire Vlahovic. Quando rifiuti club importanti, con offerte importanti, vuol dire che aveva già detto sì a qualcuno, e quel qualcuno era la Juve”.

OPERAZIONE. “Sono arrivati tanti soldi, da poter reinvestire, e devo dire che son felice che questa telenovela sia finita, non se ne poteva più. Rispetto ai miei tempi, oggi c’è il voler giocare la Champions che influisce molto.

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La Juve solitamente ci entra, e questo attira. Inoltre, penso che Vlahovic volesse rimanere in Italia, perché qui forse è più facile segnare rispetto ad esempio alla Premier. Basta vedere Lukaku, che qui faceva 30 gol all’anno, e in Premier è tornato ad essere un giocatore normale.

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Credo che nella scelta di Vlahovic abbia inciso anche questo”. TIFOSI. “Non penso che ormai ci sia rispetto per i tifosi da parte dei calciatori. Non gliene frega più nulla. Pensano solo a soldi e a fare il loro lavoro. L’importante è che ci siano i progetti, e si deve voltar pagina.

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A Firenze sono andati via Batistuta, Chiesa (Enrico), Rui Costa, voltiamo pagina e basta. E’ vero che Vlahovic spostava gli equilibri, ma è andata così, e basta”. PIATEK-CABRAL. “Piatek e Carbal sono due buoni giocatori, ma non sono Vlahovic.

Magari, col gioco di Italiano potranno comunque dare il loro contributo, visto che già allo Spezia segnavano comunque gli attaccanti. Lewandowski fa 40 gol a campionato, ma perché ha una squadra dietro che gioca per metterlo in condizione di segnare.

Magari un altro ne farebbe sempre tanti, ma sono pochi i calciatori che vincono le partite da soli”.


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