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Apoteosi viola, serata perfetta. La Juve è in vacanza: Allegri chiude senza tiri

La Fiorentina schianta i bianconeri 2-0 nella partita più importante. Vlahovic fischiatissimo, tocca solo 4 palloni. Poi applaude i viola

Fiorentina padrona e vincente, qualificata in Conference League. Mentre la Juve non si è presentata. Juve raffazzonata nella formazione, con De Ligt inusuale terzino di spinta a destra, Miretti con Locatelli in mezzo, coppia d’attacco Dybala-Kean, per salvaguardare Vlahovic – fischiatissimo, insultatissimo, ovvio, però alla fine si è fermato per congratularsi con la squadra viola – dal cartellino in vista del prossimo campionato.

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Erano diffidati pure Rabiot e Kean: giallo preso. Questa Juve è troppo poco. Zero tiri in porta. Zero tiri in assoluto. Passaggi di fila, non più di tre alla volta. Così scrive La Gazzetta dello Sport. DOMINIO VIOLA. La Fiorentina invece vuole prendersi la partita e sa come farlo.

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La posizione di Bonaventura costringe Chiellini a spezzare le linea, Venuti stretto isola Gonzalez nell’uno contro uno con Alex Sandro, Amrabat strappa tutto quel che gli passa intorno, Duncan costringe sulla difensiva Miretti.

La Viola pressa alto, comanda il possesso palla (71,5% nel primo tempo) ma non trova ingressi puliti in area. La qualità crepuscolare di Bonaventura e Saponara non basta per superare Bonucci-Chiellini. La Fiorentina trova solo soluzioni sbilenche dalla distanza.

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Alla Signora sembra che bastino loro. Anche perché ci sono solo loro: Locatelli comincia bene poi si perde, Bernardeschi non fa molto per guadagnarsi il prossimo contratto, pure l’ultima di Dybala è pallidissima. E i due totem lì dietro non bastano più: stoppano Piatek e Bonaventura, ma il pallone schizza a Duncan che fulmina Perin.

Apoteosi viola. SERATA PERFETTA. Per la Juventus è una partita di... disimpegno. Il segnale ulteriore è l’ingresso di Pinsoglio a inizio ripresa. Anche se il terzo portiere piazza due prodezze consecutive su Piatek e Bonaventura appena oltre la mezzora di un secondo tempo in cui non si alza la temperatura.

Allegri ci prova con la minaccia Vlahovic, ma il serbo non ha la Juve dietro e tocca la miseria di quattro palloni. E nel recupero arriva il suggello: si arrende anche Bonucci che stende Torreira. Il forsennato Gonzalez si appropria del rigore: 2-0 alla Juventus, successo che mancava da 5 anni, come l’Europa.

La serata perfetta.


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