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Amrabat e lo stretto legame con Ten Hag: lo lanciò all'Utrecht, ora lo vuole allo United

"E' stato molto importante per la mia carriera", ha spesso ribadito il centrocampista. "So che Ten Hag è affasciato da lui", disse il fratello

Ci sono allenatori a cui resti legato per tutta la vita. Persone che ti coccolano, che ti cambiano la carriera. E Sofyan Amrabat può considerare come una sorta di 'mentore' Erik Ten Hag. Il 53enne olandese, ex difensore, è stato infatti colui che ha lanciato nel grande calcio il centrocampista marocchino.

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Con il tecnico ora allo United ha giocato 50 partite, di più ne ha disputate solo sotto la gestione Italiano. "È stato molto importante per me", ha ripetuto spesso Amrabatdi Ten Hag. "Era il mio secondo anno in prima squadra, fece un piano specifico per me.

Mi chiese i miei punti di forza, dove volevo migliorare. Fin dal primo giorno si è impegnato con me. Lui mi ha dedicato molto tempo, puntava spesso sul rapporto individuale. Partita dopo partita mi prendeva da parte e mi spiegava tutto attraverso i video.

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Quando mi guardo indietro, so che è stato molto importante per la mia carriera. Ho imparato tanto da lui". GRANDE ANNATA. Era la stagione 2015/2016, la prima vera in Prima Squadra per Amrabat, cresciuto nel settore giovanile dell'Utrecht e appena approdato con i 'grandi'.

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Alla guida della formazione olandese arrivò allora proprio Ten Hag, che con il centrocampista fece un lavoro specifico. Per farlo esplodere poi definitivamente nella stagione successiva, 2016/2017: 38 partite tra campionato e coppe per Amrabat, che giocò non solo da centrocampista centrale, ma anche da esterno (a destra, ma anche a sinistra) e in alcune occasioni pure da terzino.

Del resto, aveva appena 20 anni, doveva ancora 'specializzarsi'. Ma proprio Ten Hag, come ha confermato il giocatore, fu decisivo per il decollo della sua carriera. In quell'anno, tra l'altro, segnò un gol con addirittura 7 assist.

DOPPIA SVOLTA. Del resto quelle furono stagioni importanti per entrambi. L'Utrecht si piazzò prima al e poi al 4° posto, centrando l'Europa. Ten Hag approdò poi all'Ajax, altra tappa che gli cambiò la vita. Mentre Amrabat, dopo aver conquistato anche la Nazionale, fu ceduto al Feyenoord.

Da lì poi Club Brugge, Verona e Fiorentina. Con sempre in testa però gli insegnamenti del tecnico olandese. Nel frattempo approdato sulla prestigiosa panchina del Manchester United, dove al primo anno è riuscito ad arrivare al 3° posto in Premier.

Un primo punto di ripartenza, con i Red Devils chiamati a tornare ai fasti di un tempo dopo annate complicate. I destini dei due, però, potrebbero incrociarsi di nuovo. Visto che lo stesso Ten Hag ha fatto proprio il nome di Amrabat per rinforzare i suoi in mezzo al campo.

DI NUOVO INSIEME? Del resto, l'allenatore sa quello che Sofyan può dare. Dopo averlo visto anche maturare tanto in questi anni, specie nell'ultima stagione dove è stato tra i protagonisti del Mondiale e un ottimo interprete con la Fiorentina.

Già a gennaio, come rivelato dal fratello-agente Nordin, aveva provato a prendere Amrabat. Ma lo United aveva proposto solo un prestito con diritto di riscatto: niente da fare. E ora per chiudere il cerchio c'è da soddisfare la Fiorentina, che farà partire il centrocampista solo di fronte ad un'offerta da almeno 30 milioni.

"So che Ten Hag è affascinato da mio fratello, ha sfondato con lui e hanno un buon rapporto, quindi chissà", disse qualche settimana fa Nordin Amrabat. E del resto anche Ten Hag ha speso spesso parole al miele per il centrocampista: "Souf è imperturbabile, inflessibile.

Questa è una qualità aggiuntiva", disse ai tempi dell'Utrecht. "Gioca e lotta con chiunque, anche se dovesse superare cinque muri o attraversare cinque muri. O se dovesse lottare per settimane o mesi. Dà sempre tutto". E chissà che proprio il vecchio 'mentore' non possa arrivare a sbloccare la trattativa che tiene in stallo il mercato viola.


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