×

Acquisti di giugno? L'ultimo fu Nico. Ora tempi del mercato più lunghi: Palladino aspetta volti nuovi

Due settimane e si riparte, aspettando i primi acquisti. Ma prima di (metà) luglio è stato ultimamente raro vedere nuovi giocatori. Eppure due anni fa...

Il mercato deve ancora partire. Decollare. Sia come data (dal 1° luglio) sia come movimenti ufficiali. Pochissime squadre, in Italia così come in Europa, si sono già mosse in maniera concreta. Contatti, sondaggi, proposte informali da parte un po' di tutti, tranne chi si è mosso in anticipo sui parametri zero (vedi l'Inter con Taremi e Zielinski, o il Monza con il giovane Forson dal Manchester United).

sponsored

E' la linea che coinvolge anche la Fiorentina. Tanti giocatori sotto osservazione, contatti con club e procuratori, ma tempi del mercato più lunghi del solito. Un po' per tutti. Anche per l'Europeo e la Copa America che rallentano le operazioni.

SI RIPARTE. Eppure tra due settimane si riparte. Appuntamento fissato per l'8 luglio al Viola Park, via ufficiale per la nuova stagione. E Raffaele Palladino con grandi probabilità si ritroverà a iniziare con il gruppo dei 'reduci' dell'ultima stagione.

sponsored

Più tanti giovani. Non ci saranno ad esempio i nazionali, Nico, Quarta, Beltran, Milenkovic e Barak, più i vari Arthur, Maxime Lopez, Belotti, Faraoni, oltre a Duncan, Bonaventura e Castrovilli che a meno di clamorose novità andranno in scadenza.

Tanto da fare, o da rifare, quindi. Ma l'impressione è che più che far presto, la linea generale sia di far bene. Cercare di non sbagliare, andare sulle prime scelte anche se c'è da aspettare un po', magari anche risparmiando qualche milione (è il gioco delle parti, ci sta).

sponsored

Così come è normale far valutare la rosa a disposizione al nuovo allenatore, con nuovi principi tecnici e tattici, un nuovo modo di giocare. Magari si può riscoprire qualche risorsa 'nascosta' o inaspettata. L'ULTIMO A GIUGNO.

Anche la tifoseria intanto attende i primi arrivi. È normale, come ogni estate che si rispetti. Anche perché la società è stata chiara: parola chiave 'Ambizione'. E allora tutti aspettano di vedere come sarà tradotta in pratica.

Il recente passato, in ogni caso, ci dice che pochissime volte la Fiorentina ha acquistato nel mese di giugno. Per questioni di bilancio e non solo. L'ultimo arrivo di giugno? Nico Gonzalez, ufficializzato il 23 giugno 2021. Una manciata di giorni dopo il burrascoso divorzio con Gattuso, (forse) anche come risposta ad una piazza fortemente spaesata da quei fatti (erano anche i giorni dell'addio di Antognoni).

NEL 2022 IN ANTICIPO. Quell'estate poi gli altri rinforzi per Italiano arrivarono ad agosto inoltrato: Nastasic il 21 agosto, Torreira il 25, Odriozola il 28. Poi l'estate 2022, dove la Fiorentina giocò sì in anticipo, anche con i soldi 'freschi' di Vlahovic.

E con l'esigenza di partire forte con Conference e calendario compresso per il Mondiale invernale in Qatar. Riuscendo a portare al tecnico siciliano i primi rinforzi per il ritiro di Moena (sarebbe stato l'ultimo). Mandragora il 4 luglio, il colpo (le premesse, ricorderete, erano altissime) Jovic l'8 luglio, Gollini il giorno dopo, poi Dodo durante il ritiro in val di Fassa con la presentazione in campo con Joe Barone davanti ai tifosi.

Solo Barak arrivò a fine agosto. Era la sessione del "sostituire più che aggiungere", come disse Italiano. L'ULTIMO MERCATO. In anticipo la società si era mossa anche a gennaio 2022, con Ikoné arrivato a fine dicembre e Piatek a inizio gennaio.

Peccato poi per la cessione quasi improvvisa di Vlahovic, a l'arrivo in fretta e furia di Cabral. Poi l'estate 2023, l'ultima: Sabiri era già stato bloccato in inverno ed arrivò facendo bene in ritiro, prima di ripartire clamorosamente dopo le prime panchine con Italiano.

Così il primo acquisto estivo fu Parisi, 14 luglio. Quindi Arthur il 22 luglio, poi gli altri ad agosto: Infantino il 3, Mina il 4, Nzola il 10 così come Christensen, infine Beltran il 14. Maxime Lopez addirittura il 1° settembre.

Tempi lunghi anche lo scorso gennaio, quando la società ha ammesso l'errore di non aver potenziato una squadra che viaggiava in piena zona Champions. Faraoni il 12 gennaio, Belotti il 31, doppio prestito e colpo rimasto in canna.

TEMPI LUNGHI. Insomma, il recente passato dice come le speranze per i primi colpi a giugno sono ridotte al lumicino. A meno di occasioni (tipo Bove con la Roma che per esigenze di bilancio ha bisogno di incassare entro il 30 giugno).

Da Vranckx a Zaniolo, da Brescianini a Lucca, l'impressione è che ci sia da aspettare ancora. Le richieste dei vari club sono ancora alte, le società puntano (logicamente) ad incassare il più possibile, i giocatori sperano in occasioni migliori.

Stessa cosa per il centravanti, vero snodo dell'estate viola: i migliori aspettano le big, poi sarà un effetto domino. Come sempre. E intanto Palladino aspetta. Come i tifosi. L'estate è solo all'inizio, ma tra poco si riparte.


Lascia un commento