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A testa alta ed anche di più. Un punto che vale tanto: consapevolezza, autostima e voglia di giocarsela con tutti

La Fiorentina esce a testa altissima da 'San Siro', anzi, forse anche con un po' di rammarico. Adesso una sosta molto utile

L’obiettivo era quello di tornare a casa a testa alta. Centrato. Anzi, la Fiorentina a ‘San Siro’ ha fatto di più. Ha strappato un punto ai Campioni d’Italia in carica ed ha giocato una partita totalmente alla pari. Poteva vincerla l’Inter, con il tiro di Sanchez deviato da Biraghi.

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Ma soprattutto poteva vincerla la Fiorentina, con il gran contropiede di Ikoné infrantosi su Handanovic. E’ finita pari, a testa alta, ed anche con un pizzico di rammarico.

Italiano non rischia Odriozola (sta bene, ma non era al 100%, tornerà contro l’Empoli dopo la sosta al pari di Bonaventura) e manda in campo Venuti sulla destra.

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Partita non semplice, contro Perisic. In attacco la spunta stavolta Saponara. Restano fuori Sottil ed Ikoné, che sarà protagonista nel finale. 

Primo tempo di spessore, davvero ben fatto da parte della Fiorentina. Pochissimi rischi corsi da Terracciano ed una serie di azioni che meritavano un finale migliore.

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Ripresa più spettacolare, con le squadre lunghe. Inter sempre temibile, ma a passare in vantaggio è la Fiorentina. Giocata illuminante di Castrovilli, Gonzalez mette a nudo le lacune difensive di Perisic e mette al centro un pallone che Torreira spinge in rete, per il quarto gol stagionale (eguagliato il record di gol in una stagione, anche con la Sampdoria ne fece quattro).

Gol che evidenzia la crescita costante di Castrovilli (ottava partita da titolare, sta tornando su livelli interessanti, tanto che converrebbe cominciare a parlare del rinnovo del contratto, in scadenza nel 2024). E soprattutto un dominante Torreira.

Gigante vero in mezzo al campo, diventato un fattore anche in zona gol. Vederlo esultare senza un dente, perso nella battaglia del ‘Meazza’, è un qualcosa che nella testa e nel cuore del tifoso viola va oltre al gol. Senso di appartenenza, voglia di lottare per la maglia anche nelle difficoltà.

Voglia di sacrificarsi e determinare. Impossibile immaginare una Fiorentina senza il suo leader in mezzo al campo. Ribadiamo, anche ci fosse da spendere qualcosa in più, il riscatto non può essere in dubbio. 

L’Inter pareggia, poi il finale che abbiamo raccontato all’inizio.

Italiano aveva chiesto umiltà alla vigilia, e la voglia di uscire a testa alta. La Fiorentina ha fatto di più. Il punto conquistato vale più del punto in sé.

Adesso una sosta che per la Fiorentina sarà utile. C’è tempo per recuperare elementi fondamentali come Odriozola e Bonaventura.

Ci sono due settimane in più di lavoro per Ikoné e Cabral. Alla ripresa la partita contro l’Empoli, dove servirà ritrovare i tre punti per continuare la corsa europea. Ma la Fiorentina vista ieri sera ha dimostrato di non temere neanche il calendario che l’aspetta in trasferta.


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