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A Nyon per lo stadio: Funaro a confronto con la Uefa. Copertura, soldi e tempi: i nodi da superare

La Uefa non metterà soldi, ma può dare il via libera per essere tra gli stadi di Euro32. I soldi mancanti...

In viaggio verso Nyon con in mano il cronoprogramma aggiornato con la speranza di strappare un «sì» all'Uefa. La trasferta di Palazzo Vecchio in programma giovedì prossimo è uno snodo cruciale per la scelta di Firenze come città di Euro32, competizione che l'Italia ospiterà insieme alla Turchia, scrive La Nazione.

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I REQUISITI. In estate il Comune, nel formalizzare la sua candidatura, ha preso atto che il progetto per il restyling del Franchi non soddisfa ancora i 130 requisiti richiesti dall'Uefa. Da allora la sindaca Sara Funaro si è data da fare insieme agli uffici comunali: ora è pronta a presentarsi con l'assessora allo Sport Letizia Perini di fronte ai vertici dell'Uefa per tirare le fila, accompagnata dai progettisti di Arup e da una figura tecnica della Fiorentina (spettatore interessato). Si tratta di una riunione per verificare l'aderenza del progetto ai requisiti tecnici e operativi imposti dall'Uefa, rappresentata da Michele Uva, delegato per Euro 2032.

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SOLDI. Tra i temi sul tavolo c'è la copertura finanziaria del secondo lotto del restyling. Al momento mancano all'appello 50 milioni di euro. Circa la metà delle risorse potrebbe arrivare dal fondo equity che il ministero dello sport destinerà agli stadi di interesse strategico nazionale proprio in vista di Euro32. Si tratterebbe comunque di prestiti e non di risorse a fondo perduto. Gli altri 25 milioni, ammesso che il patron della Fiorentina Rocco Commisso non voglia intraprendere la strada del cofinanziamento in cambio di una lunga concessione dell'impianto, potrebbero essere messi in campo dalla Regione o dallo stesso Comune magari con l'aiuto dell'istituto per il credito sportivo. Una cosa è certa: l'Uefa non metterà un centesimo, perché l'aspetto economico non rientra nelle sue competenze. Alla massima organizzazione del calcio europeo non interessa che le risorse siano già in banca ma avere la certezza che l'intero progetto sia finanziato.

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COPERTURA E TEMPI. Altro scoglio è sulla copertura del parterre di tribuna, visto che i vincoli imposti a suo tempo dalla Soprintendenza non rendono possibile la copertura di questo settore. Ma la copertura totale sarebbe uno dei paletti Uefa: possibile che si chieda una proroga, già concessa in passato in altre occasioni. E poi i tempi: il Comune ha ribadito che i lavori finiranno nel 2029, ma l'Uefa vuole certezze, considerati anche i ritardi accumulati finora. Se questi ostacoli saranno superati, già giovedì Palazzo Vecchio potrebbe ottenere il via libera definitivo per essere tra i 5 stadi selezionati. L'Allianz Stadium di Torino e l'Olimpico di Roma sono già sicuri di un posto. Milano è rientrato in corsa di slancio con il progetto del nuovo San Siro presentato da Inter e Milan. Da più parti dunque filtra ottimismo, ma poi bisognerà concretizzare. Per allinearsi alle richieste e presentare tutti i documenti, la Figc ha fissato come termine ultimo il 31 luglio 2026. Entro settembre poi la Figc presenterà il pacchetto dei 5 stadi all'Uefa.


 


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