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A Napoli tocca ad Amrabat: l'incognita Ramadan e il precedente della passata stagione

A digiuno dall'alba al tramonto, il centrocampista giocherà titolare al Maradona vista l'assenza di Torreira. Con un'incognita in più

Un pomeriggio da osservato speciale tra tante incognite contro quello che, fino a pochi mesi fa, avrebbe potuto essere il suo presente. Sarà una domenica particolare per Amrabat, che giocherà contro quel Napoli che lo ha sempre apprezzato e sarà chiamato a non far rimpiangere Torreira, out per squalifica.

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Il centrocampista marocchino, da qualche giorno, sta osservando scrupolosamente il Ramadan, evento che comporta trenta giorni di digiuno e di preghiera dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, in attesa del pasto serale. Logico che tutto ciò possa complicare la vita di un atleta, specie quando è alle prese con un momento decisivo della stagione, scrive La Nazione.

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RAMADAN. Venerdì scorso è iniziato il Ramadan 2022 (che durerà fino al 1° maggio) e in casa viola chiamerà in causa Amrabat e l’altro marocchino della rosa, Maleh. Resta a questo punto da capire quali conseguenze potrà avere l’astinenza alimentare a cui si atterrà in particolare Sofy, che non ha mai fatto mistero di voler seguire a menadito i pilastri della sua dottrina: nello scorso campionato Amrabat, assieme a Ribery, si mise a digiuno tra aprile e maggio, in un momento cruciale della stagione eppure non ci furono contraccolpi sotto l’aspetto fisico, come cali d’energia o assenza di idratazione, visto che agli atleti musulmani non è permesso bere nemmeno in allenamento: «Questo periodo riesce a darmi tanta energia» aveva raccontato tempo fa Amrabat al sito viola: «Nella scorsa stagione ho giocato la mia miglior partita a maggio con la Juventus e l’ho fatto durante il Ramadan, in una giornata molto calda».

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