Viola, il destino alle porte. Coppe e Franchi: futuro in 15 giorni

Due settimane per centrare la semifinale di Conference e la finale di Coppa Italia, ma sul fronte stadio entro fine mese arriverà la risposta della Commissione UE

I quindici giorni che possono cambiare i destini della Fiorentina, perché dentro ci sono le risposte ai quesiti più pressanti e più strettamente legati alle due anime del club viola: in campo e fuori. In campo, nelle prossime due settimane, saprà se potrà accedere alle semifinali europee 8 anni dopo l'ultima volta (con Montella, quando fu eliminata contro il Siviglia) e se centrerà la finale di Coppa Italia (contro la vincente di Inter-Juve), per provare ad alzare un trofeo.

Fuori dal campo, però, c'è anche il discorso Franchi, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. PALLONE E PNRR. Perché il 27 aprile, giorno di Fiorentina-Cremonese, sarà anche il confine simbolico chiesto dalla Commissione Europea per approfondire gli accertamenti sui 55 milioni del Pnrr nella parte relativa ai Piani Urbani Integrati: forse il pronunciamento da Bruxelles sarà prima, in base anche a quanto Governo italiano e Comuni interessati (c’è Venezia oltre a Firenze) di concerto avranno saputo fornire per legittimare quei fondi, o forse sarà proprio in prossimità del termine annunciato.

E, comunque sia, quello è il limite per capire se il finanziamento sarà erogato in tutta la sua completezza. O se, di conseguenza, interverrà il Governo a garantirle o se, ancora, toccherà all’amministrazione di Nardella trovare strade alternative, magari attraverso l’ingresso di privati nell’opera. Insomma, si saprà se il nuovo stadio si farà oppure no.

E se si farà, a quel punto, tornerà grandemente di moda la questione relativa alle due stagioni (2024-’25 e 2025-’26) in cui la Fiorentina dovrebbe abbandonare l’impianto che la ospita da quasi cento anni. Anche Commisso tornerà a breve per gestire e seguire da vicino il doppio fronte.