Ultrà polacchi, rissa nella notte e tensione per un corteo in centro

I tifosi polacchi non si sono fatti notare solamente all'interno del Franchi ma anche con episodi poco edificanti in città

L’esordio non era stato dei migliori, con un parapiglia davanti allo Yab di via Sassetti con i buttafuori del locale. E quando, ieri pomeriggio, in mille si sono rifiutati di proseguire verso lo stadio con i bus navetta. Improvvisando un corteo per le vie del centro.

E arrivando anche a un accenno di scontro con i reparti, il pensiero è andato alle scene di guerriglia che negli ultimi anni hanno scandito alcune trasferte europee. Scrive la Repubblica.

Si è svolta senza gravi incidenti (almeno fino alla tarda serata di ieri), ma all’insegna della tensione, la trasferta dei sostenitori del Lech Poznan

Oltre duemila i tifosi della squadra polacca sbarcati in città, tra cui una frangia di ultras conosciuta per le posizioni politiche di estrema destra così come per le coreografie shock. Tra cui una in cui compariva il narcotrafficante colombiano Pedro Escobar.

Anche a Firenze si sono fatti notare. Se la zuffa davanti allo Yab è ancora al centro di accertamenti (sarebbero volate anche delle transenne), il “contatto” con i reparti nei pressi di piazza D’Azeglio è stato documentato da diversi video.

Nelle immagini si vede un tifoso in testa al corteo alzare le mani contro una persona, forse un agente in borghese, con conseguente reazione degli agenti. Una manciata di secondi in cui si è temuto il peggio. Ma alla fine tutto è rientrato senza altri incidenti.

Una trasferta che già dopo il sorteggio era stata messa sotto i riflettori da forze di polizia e istituzioni. Con il sindaco Dario Nardella che aveva espresso preoccupazione al Ministro degli Interni Piantedosi: «Non possiamo permetterci minimamente di mettere a rischio la nostra città», aveva detto il sindaco.

Un intervento che aveva innescato a stretto giro la replica dei tifosi del Lech. Che in una lettera avevano ricordato la trasferta senza incidenti del 2015.