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Tavoletti, mental coach: "La crisi è dovuta alla testa. Serve ricompattarsi e reagire emotivamente"

L'analisi delle difficoltà evidenziate dalla Fiorentina da parte di Stefano Tavoletti, mental coach per squadre e consulente per giocatori

Parla così delle difficoltà evidenziate dalla Fiorentina Stefano Tavoletti, mental coach per squadre e consulente per giocatori e allenatori, a La Nazione: “L’autoconsapevolezza è il primo passo verso il cambiamento, quindi prendere atto che quello che sta accadendo è riconducibile alla sfera psico-emotiva è importante.

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Ma da questa presa di coscienza devono seguire i giusti rimedi. Ammetterlo non basta”. TESTA. “Servono ’congrui piani d’azione’ finalizzati a liberarsi di tutti quegli ostacoli e blocchi mentali che non permettono più di ’sgorgare’ fluidamente come accadeva fino a poco tempo fa.

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Serve compattarsi e trovare nuovi stimoli. È importante che i calciatori associno alla situazione attuale un forte dolore emotivo in modo tale da reagire con un convinto: ’Basta! Non ci sto più’. Se invece la squadra continuerà a convivere con la situazione senza reagire, finirà per subirla e alla fine si identificherà con la stessa, con conseguenti crisi d’identità”.

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VICINANZA. “Palladino è un allenatore alle prime armi ma al tempo stesso preparato: nella sua carriera ha già vissuto situazioni simili. E poi non scordiamoci che è lo stesso che ha vinto otto gare di fila. Bisogna riavvolgere il nastro a partire da quell’8 dicembre per cercare di capire cosa sia successo di diverso rispetto a quando tutto risultava facile: serve una serena introspezione.

Si tratta di riprendere a crederci di nuovo. Sentire il presidente e i dirigenti vicini può senz’altro essere un valore aggiunto. Fare da scudo verso i rumors esterni affinché squadra e allenatore possano compattarsi e trovare la soluzione all’interno di loro stessi sarebbe basilare”.


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