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Gazzetta - Tanti fischi per Palladino. Ma la società sta con lui

Dai fischi del Franchi alle voci di esonero: il pareggio contro il Torino acuisce la crisi dei viola. Con soli due punti in sei partite, Palladino difende le sue scelte

Fino a dicembre, Raffaele Palladino era il tecnico che stava conquistando il cuore di Firenze: otto vittorie consecutive in campionato, un buon cammino in Conference League e una squadra in pieno volo. Tuttavia, durante il pareggio contro il Torino, al 31’ del secondo tempo, i primi cambi effettuati dal mister – Sottil per Mandragora e Gudmundsson per Beltran – sono stati accolti da fischi del pubblico.

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Una reazione  - come sottolinea La Gazzetta dello Sport - che evidenzia il malcontento del popolo viola, da sempre viscerale e appassionato, e che avrebbe preferito vedere Andrea Colpani, ormai bersaglio designato, lasciare il campo.

I soli due punti conquistati nelle ultime sei partite (contro Juventus e Torino) compromettono l'obiettivo minimo: la qualificazione europea. Questo mette pressione su Palladino, nonostante il tecnico sia sostenuto dal presidente Rocco Commisso.

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La situazione ha alimentato rumors su una possibile svolta: il match contro la Lazio di domenica sera potrebbe essere decisivo. In caso di esonero, si parla di Igor Tudor come traghettatore o, in alternativa, di Maurizio Sarri.

Palladino, dopo il pareggio, ha difeso il suo operato: "Avevamo iniziato con intensità e personalità, ma se lasci le partite in bilico può succedere di tutto". Ha spiegato le sue scelte: Gudmundsson è stato sostituito per calo fisico, mentre Folorunsho, all’esordio, ha dato buone risposte.

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Nel frattempo, le difficoltà mentali della squadra sono state sottolineate da Robin Gosens, laureato in psicologia: "I fischi fanno male, ma dobbiamo accettarli. Gli episodi negativi ci influenzano, ma servono pensieri positivi per non distruggere ciò che abbiamo costruito".

La Fiorentina sembra trovarsi davanti a un bivio, tra una crisi da risolvere e una stagione ancora da salvare.


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