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Riparte la corsa viola: la Fiorentina ritorna alla vittoria dopo oltre un mese

Avvio sprint all'Olimpico: due gol e un palo nella prima mezzora. Nella ripresa i viola resistono all'assalto biancoceleste e tornano a vincere

Guardi la classifica, e ti chiedi se davvero la Fiorentina venisse da una crisi che pareva infinita, scrive il Corriere Fiorentino. Perché è bastata la vittoria di ieri, cinquanta giorni dopo quella sul Cagliari, per ritrovarsi lì.

Al sesto posto, è vero, ma ad un punto soltanto dalla Juventus (quinta), a tre dalla Lazio (quarta) e con una partita da recuperare. Carattere, orgoglio, capacità di soffrire, cinismo. Come per magia è riapparsa quella squadra che proprio contro la Lazio nella gara d’andata aveva preso il volo e che invece, all’improvviso, era sparita.

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Certo serviranno altre prove, ma i segnali arrivati da Roma sono chiari. Uno su tutti: il gruppo è col mister e forse, in una gara che rassicurazioni a parte per il tecnico non era e non poteva essere come tutte le altre, ha giocato anche per lui.

Bravo, Palladino, e determinato ad andare dritto per la sua strada. La Fiorentina è entrata molto bene in partita e non a caso, proprio con una verticalizzazione dopo aver rubato palla, è passata subito con Adli. Densità, semplicità e, appena possibile, via in avanti.

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Tanto «elementare», quanto efficace. Basta pensare allo 0-2 di Beltran. Palla su Folorunsho, sovrapposizione di Dodò, cross e capocciata vincente dell’ex River. Nemmeno 20’ insomma, e tutto quanto di brutto si era visto negli ultimi 40 giorni pareva sparito e match che a quel punto si è messo sui binari preferiti da Palladino e dai suoi.

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Quelli che portano all’attesa, spesso molto bassa, per poi partire in contropiede. E peccato che la rovesciata (splendida) di Gud si sia stampata sul palo. Altrimenti, all’intervallo, sarebbe stato 0-3. E se è vero che il piano gara nel primo tempo ha funzionato alla grande non si può non sottolineare (del resto, è sempre così) come a far la differenza sia stato lo spirito.

Quella ferocia che era stata alla base delle otto vittorie di fila e che ieri, anche in un secondo tempo di pura umiltà, con cinque difensori e vissuto esclusivamente a protezione della propria area e che, dopo la pazzesca sofferenza finale (1-2, poi miracolo di De Gea e palo clamoroso di Pedro) ha portato la Fiorentina fuori dal tunnel.


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