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Poca concretezza ed errori difensivi. Italiano: "Dobbiamo crescere come il Napoli". Dodo: i motivi del cambio

Il tecnico viola spera di ritrovare presto i gol dei suoi attaccanti. Testa al Basilea: nessun allarme per il terzino brasiliano

Il bel gesto prima del fischio d’inizio ad accogliere con il ‘pasillo de honor’ la squadra neo campione d’Italia, poi il dispiacere per non essere riusciti a portare a casa almeno un punto che avrebbe trasmesso un’ulteriore carica in vista della prima semifinale di Conference League giovedì prossimo al Franchi contro il Basilea.

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L’auspicio per Italiano è che i suoi centravanti riprendano a segnare con regolarità: Cabral, ieri assente per motivi precauzionali, ha realizzato l’ultimo gol il 17 aprile su rigore contro l’Atalanta (1-1), Jovic (ieri titolare) è a digiuno da due mesi, dal 2-1 al Milan lo scorso 4 marzo.

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La sconfitta con il Napoli, la seconda nelle ultime tre trasferte oltreché per la forza dell’avversario è maturata anche per la scarsa incisività, problema che periodicamente la squadra viola accusa assieme alle svagatezze difensive.

Così scrive Tuttosport. MODELLO. "Certo avere attaccanti che fanno 20 reti sono soddisfazioni diverse - ammette il tecnico viola - ma Jovic e Cabral hanno dimostrato di avere le qualità per segnare molto di più ed essere più determinanti.

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Non scordiamoci poi che il Napoli ha vinto lo scudetto dopo un percorso di crescita incredibile. Ecco, pian piano dobbiamo crescere anche noi. Intanto ci aspettano due obiettivi importanti, quelli prefissati al mio secondo anno a Firenze: la finale di Coppa Italia, storica, e la possibilità di arrivare anche a quella di Conference.

Credo che giocando con questa testa e questa intensità possiamo mettere in difficoltà i nostri avversari". NESSUN ALLARME. Nessun allarme per Dodo, sostituito all'intervallo. La decisione è stata presa per far rifiatare il brasiliano in vista appunto dei prossimi decisivi impegni.


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