Otto punti in meno di un anno fa, altro che sogni europei. Italiano tira fuori qualche sassolino

La Fiorentina non ha mai vinto con chi sta davanti in classifica, trend ribadito anche nel 2023. Difficile accorciare senza vincere gli scontri diretti

Firenze ha fischiato, per l’ennesima volta. Lo ha fatto con rabbia e profonda delusione, alla luce di uno stop - quello contro il Bologna - che ha condannato di nuovo la Fiorentina a una settimana di mediocrità. Italiano continua ad avere otto punti di ritardo rispetto alla scorsa stagione:nemmeno un successo contro una formazione che sta davanti in graduatoria con un bilancio che, dopo il ko di ieri, parla di quattro pari e ben nove sconfitte.

Difficile, dunque pensare di cullare sogni europei con un andamento di questo tipo e i prossimi impegni in calendario non aiutano di certo. Come contro il Sassuolo a fine primo tempo (ma in quel caso, al 90’, i viola esultarono grazie a Gonzalez su rigore) e soprattutto poche settimane fa con il Torino in campionato, al Franchi si è avvertito tutto il disappunto dei 30mila presenti, che oltre a fischiare Biraghi e compagni hanno scelto di andare oltre, sollevando per la prima volta in stagione il coro: «Fate ridere!».

Così scrive il Corriere dello Sport - Stadio. IMMERITATO. Italiano, però, non ci sta. E ha scelto con orgoglio di prendere le difese della sua squadra: «Questa è un’espressione che non condivido proprio. La ritengo eccessiva, per quello che è il nostro valore» ha raccontato il tecnico, visibilmente amareggiato dopo il secondo stop di fila in casa: «Rispetto l’opinione di tutti ma stavolta non sono d’accordo».

Primi nervi a fior di pelle, dunque, e qualche sassolino tirato fuori. Normale, visto che tra gennaio e la prima settimana di febbraio la Fiorentina non è riuscita a far suo nemmeno uno scontro diretto per accorciare il divario nella parte alta della classifica: ko contro Roma, Torino e Bologna, pari con la Lazio.

Troppo poco per pensare davvero in grande.