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Oltre 5.000 per salutare la Fiorentina al Franchi. E Quarta si emoziona

Ieri al Franchi una giornata speciale per la Fiorentina, che può solo beneficiarne

Cinquemila, forse seimila, comunque sia Maratona praticamente piena per quello che la Maratona è in questo momento del Franchi in ristrutturazione e colpo d'occhio bello, bellissimo. Come scrive il Corriere dello Sport, ieri i tifosi della Fiorentina si sono dati appuntamento allo stadio per l'allenamento aperto al pubblico e allora chi qui c'è da un po’ o da tanto non si sarà meravigliato troppo per averle già viste queste scene, ma chi è arrivato quest'estate anche da squadre di rilievo e piazze prestigiose la meraviglia l'avrà provata di sicuro.

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Cinquemila, forse seimila tifosi per l'allenamento di Capodanno: Firenze e i tifosi viola, insomma. Che per quanto adesso ci sia il Viola Park a convogliare l'entusiasmo verso grandi e meno grandi, uomini e donne con la maglia della Fiorentina indosso ad ogni occasione possibile, situazioni del genere merita ricrearle con una frequenza maggiore, perché diventano iniezioni di autostima e di entusiasmo, trasporto di emozioni e di senso d'appartenenza da una parte (dove tutto questo esiste per eredità naturale di generazione in generazione) all'altra che può solo e soltanto beneficiarne.

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È il senso non solo visivo degli applausi a Palladino e ai suoi, quando allenatore e calciatori sono entrati in campo, e d'effetto emotivamente parlando è stato il cerchio del gruppo nel cerchio di centrocampo che l'allenatore ha voluto prima di iniziare l'allenamento, specie quando accompagnato da un affettuoso Kean si è aggiunto anche Bove, e allora il cerchio è diventato abbraccio collettivo, mentre tutt'attorno gli applausi salivano d'intensità nella scala dei decibel.

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Già, Edoardo: è andato anche a sincerarsi delle condizioni di una persona colpita da un lieve malore sugli spalti, senza per fortuna che ci fosse bisogno del ricovero ospedaliero dopo l'intervento del personale medico. Perché il calcio è talento e corsa, è un gol su schema e una parata, è qualità e atletismo, ma come in tutte le cose della vita in cui la componente umana ha il punto di forza è soprattutto sentimento: le lacrime di Lucas Martinez Quarta al passo d'addio durante il tributo dei tifosi di viola stanno lì a dimostrarlo.

Ben oltre una vittoria o una sconfitta.


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