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Moise gol, poi c'è soltanto il vuoto. Questa squadra non sa più vincere

Il pareggio contro il Torino conferma il periodo nero dei viola, tra errori individuali, mancanza di grinta e critiche crescenti

La Fiorentina non riesce a uscire dal periodo nero, anzi si complica ulteriormente la situazione. Il pareggio contro il Torino, come scrive La Nazione, porta il secondo punto nelle ultime sei partite, su un totale di 18 disponibili.

Un risultato accolto dai fischi dei tifosi, dalle critiche sulle scelte tecniche dell’allenatore e da una grinta che si manifesta per pochi minuti, prima di dissolversi tra errori individuali. Kean (12 gol stagionali) aveva tentato di dare una scossa, accompagnato da qualche spunto di Gud e Colpani, soprattutto mentre la Fiorentina trovava il vantaggio.

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Il Torino, in inferiorità numerica, sembrava destinato a capitolare. Ma è stato solo un'illusione: poco dopo la rete, la squadra e Palladino hanno riproposto un copione già visto contro Udinese, Napoli e Monza. Manovre sterili, mancanza di idee e un Torino che ha intuito il cedimento dei viola, mantenendo vive le speranze nonostante lo svantaggio iniziale.

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Sul piano individuale, spiccano giocatori irriconoscibili come Comuzzo e Adli, mentre altri, come Colpani, continuano a deludere per l’assenza di rendimento. Anche il nuovo arrivato Folorunsho, pur mostrando impegno e doti fisiche, sembra ancora fuori ruolo rispetto alla posizione di Bove e Sottil.

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Il pareggio di Gineitis ha ulteriormente destabilizzato la Fiorentina, che ha perso lucidità nel gioco. I cambi di Palladino non hanno invertito la rotta e il pubblico del Franchi ha espresso chiaramente il proprio malcontento.

La partita si è conclusa tra i fischi, con una squadra che raccoglie due pareggi in sei gare e un futuro che lascia poche vie di uscita: o si cambia rotta o si rischia il tracollo definitivo.


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