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Mandragora guida il centrocampo anti-Juventus. Sarà albero di Natale?

Cambio di modulo: Palladino prepara un 4-3-2-1 per maggiore compattezza e protezione. Mandragora l'uomo in più in mezzo

Rolando Mandragora, come scrive questa mattina il Corriere dello Sport-Stadio, si prepara a essere protagonista nella sfida di domenica contro la Juventus, non solo per il fascino di un incontro da ex, ma per il ruolo cruciale che potrebbe ricoprire nella Fiorentina di Raffaele Palladino.

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Con l’assenza di Edoardo Bove, Mandragora sembra la soluzione ideale per offrire equilibrio nelle due fasi di gioco e aiutare i viola a ritrovare stabilità dopo risultati altalenanti. MANDRAGORA EQUILIBRATORE. Classe 1997, il mediano di Scampia ha esperienza e qualità per inserirsi in un centrocampo a tre, come dimostrato nei suoi due anni sotto Vincenzo Italiano.

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Pur non avendo il dinamismo e la visione di gioco di Bove, Mandragora compensa con interdizione, capacità di ripartenza e un tiro da fuori sempre pericoloso. Accanto a Cataldi e Adli, Mandragora completerebbe un tris di mediani: Cataldi potrebbe concentrarsi maggiormente sulla costruzione del gioco, mentre Adli riprenderebbe le verticalizzazioni che hanno contraddistinto il suo inizio di stagione.

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Mandragora, invece, garantirebbe equilibrio e copertura, proteggendo la difesa con movimenti intelligenti e una solida lettura delle situazioni. CENTROCAMPO A TRE. L’idea di Palladino sembra chiara: schierare un centrocampo a tre per rafforzare la mediana e supportare la linea difensiva con maggiore protezione, soprattutto contro le avanzate di un avversario come la Juventus.

Le esercitazioni al Viola Park hanno già messo Mandragora al centro di questi schemi, con il tecnico pronto a fare una scelta definitiva nelle prossime ore. CAMBIO SISTEMA. Adottare un centrocampo a tre comporta sacrifici nel reparto avanzato.

Palladino potrebbe lasciare fuori entrambi gli esterni, Sottil e Colpani, per schierare un tandem di trequartisti composto da Gudmundsson e Beltran alle spalle di Kean. Questo modulo, simile a un “albero di Natale” (4-3-2-1), garantirebbe un mix di qualità e quantità, migliorando il raccordo tra i reparti e aumentando la compattezza della squadra.

Con questa impostazione, la Fiorentina cercherà di affrontare la Juventus con una formazione più bilanciata, capace di rispondere alle assenze e di limitare le difficoltà emerse nelle recenti partite. Mandragora, con la sua esperienza e duttilità, potrebbe essere l’uomo chiave per dare ai viola il giusto equilibrio nella trasferta all’Allianz Stadium.


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