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Lucca fa male a Firenze. E l'Udinese ringrazia Ranieri e compagni

Kean illude la Fiorentina, poi nella ripresa cambia tutto. L'errore del capitano, la rimonta bianconera, la mancata reazione viola

Demerito della Fiorentina, merito dell’Udinese: sic et simpliciter, il 2-1 dei friulani al Franchi si spiega così, senza tanti giri di parole e senza tanti contorsionismi per spiegare il risultato. Una partita è il frutto del gioco costruito e finalizzato, e anche degli errori dei due tempi e stavolta il conto ha penalizzato la squadra di Palladino e premiato quella di Runjaic, in un’alternanza di cose buone e cose meno buone che alla fine ha spostato la bilancia dalla parte bianconera.

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Con sopra a tutto gli episodi, come sempre, scrive il Corriere dello Sport - Stadio. ILLUSIONE. Perché la Fiorentina ha cominciato bene e non solo per il gol quasi in apertura frutto dell’accelerazione di Sottil, dell’intervento scomposto di Kristensen e dell’incertezza di Marcenaro, a cui è venuto in soccorso il Var per segnalare il rigore.

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Il pallone se l’è preso Kean e dal dischetto ha battuto Sava per il decimo gol in campionato (14esimo in viola, 15esimo stagionale con quello in azzurro). E sempre la Fiorentina per un po’ ha insistito, con un altro paio di incursioni in area avversaria, mentre l’Udinese raramente ripartiva con pericolosità.

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L’errore della squadra di Palladino è stato quello di non approfittarne, come è capitato a Kean che si è ritrovato il pallone giusto sul rinvio avventato di Sava (36’) dando però modo a Karlstrom di recuperare e sventare la minaccia.

REALTÀ. Forse la Fiorentina si era convinta di poter tenere la ripresa sotto controllo con il minimo sforzo o forse è stato il cambio d’atteggiamento dell’Udinese che ha capito di dover attaccare i viola centralmente, lì dove Adli-Cataldi prima e Cataldi-Mandragora poi erano sempre in inferiorità numerica, ma fatto sta che la gara ha radicalmente mutato fisionomia come la ripresa stessa è cominciata.

Eppure, c’è voluto un episodio per stravolgerla davvero. Tipo il sinistro senza senso di Ranieri in piena area viola, che invece di scaraventare il pallone via ha provato a disegnare una traiettoria di passaggio con tanti ringraziamenti da Ekkelenkamp che l’ha trasformato in assist e da Lucca che l’ha scaraventato alle spalle di De Gea.

La Fiorentina ha sbandato, Thauvin è salito in cattedra, l’Udinese ne ha approfittato. Ci sarebbero stati altri quaranta minuti recupero compreso, ma Palladino stavolta non è riuscito a rimediarla nemmeno con i cambi.


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