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Vanoli: «Cambio modulo? Non sono un integralista, tutto è possibile. Martinelli? O lui o De Gea sono tranquillo»

3 min di lettura

Le dichiarazioni dell'allenatore viola in conferenza stampa in vista della gara contro gli svizzeri

L'allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha parlato in conferenza stampa per presentare la gara contro il Losanna di Conference League: “Mi dispiace essere ripetitivo sul modulo, non sono un integralista: tutto è possibile. Lo dico da quando sono arrivato, ci tengo alla Conference e per me quella di domani è una partita importante, ma ad oggi un po' la testa sul campionato ce l'hai perché ogni gara è fondamentale”.

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FUTURO. “Non ci penso al mio futuro, penso al bene della Fiorentina e stiamo facendo il massimo per quello. Il mio futuro deve rimanere in secondo piano. Abbiamo perso col Verona, ma cinque occasioni nitide le abbiamo avute. Dobbiamo essere bravi a concretizzarle e anche a non subire gol”.

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LOSANNA. “E' una squadra che sta facendo un po' di fatica in campionato. Gioca con il rombo, è interessante. La punta principale Diakite stava facendo bene, ma è in Coppa d'Africa, ma hanno buoni sostituti. E' una partita molto difficile, anche al campo non siamo abituati. Oggi abbiamo provato sul nostro sintetico, ma è diverso. Dovremo stare attenti e stare in partita. Loro hanno fatto meglio come noi in Conference. E' una gara molto delicata”.

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TIFOSI. "Quello che stiamo facendo non basta, dobbiamo fare di più per la nostra gente. Penso che dobbiamo vedere anche le cose positive. Contro il Verona abbiamo avuto una buona reazione. La vittoria ci permetterebbe di guardare la futuro in modo più sereno e deciso, ci darebbe anche autostima, ma dobbiamo andarlo a cercare noi».

SPOGLIATOIO. “Il gruppo è veramente compatto e coeso? Sì, rispondo di sì”.

MARTINELLI. “E' un portiere veramente forte, di grande prospettiva, ma abbiamo anche un portiere che nella sua storia ha fatto qualcosa di importante e deve aiutarci anche lui essendo uno dei più importanti nello spogliatoio a uscire da questa situazione. Ho l'imbarazzo della scelta, che gioca uno o l'altro sono tranquillo”.

INTENSITA'. "Sono qui da un mese ed io guardo tanto i dati e dico che siamo cresciuti sotto tanti punti di vita, tranne nei risultati ed è una mia responsabilità. Ma devo far vedere anche gli aspetti positivi e andarsi a cercare un po' di fortuna".

INFORTUNATI. “Gosens e Fazzini? Robin non ha avuto una ricaduta, ma nel processo di rientrare abbiamo dovuto rallentare perché ha avuto un fastidio sopra il polpaccio. Lo stiamo valutando giorno per giorno, così come Fazzini per questo problema che ha avuto alla caviglia”.


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