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La rincorsa parte da dietro. Così Milenkovic e compagni hanno alzato il muro

Terzo clean sheet nelle ultime quattro partite di campionato, due gol (ininfluenti) subiti da fine febbraio. La difesa alza il muro

Non solo un centrocampo rivitalizzato dalla sintonia tra gli inamovibili Amrabat e Mandragora, o un attaccante come Cabral che ha trovato continuità di gol e rendimento. Italiano può contare anche su una fase difensiva tornata su livelli importanti, scrive il Corriere Fiorentino.

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PORTA INVIOLATA. Nella quarta vittoria consecutiva in campionato ci sono soprattutto i meriti di una retroguardia in grado di infilare un altro clean sheet (il terzo nelle ultime 4 gare di campionato viste le precedenti vittorie su Verona e Cremonese senza reti al passivo) e di incassare appena 2 gol dalla fine di febbraio a oggi (uno in campionato da parte del Milan battuto al Franchi e il momentaneo vantaggio del Sivasspor poi ampiamente rimontato).

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ALTERNANZA. Italiano non ha mai rinunciato all’alternanza tra gli interpreti in difesa. Se fino a qualche settimana fa sembravano essere diventati Igor e Quarta i due titolari al centro della difesa gli ultimi 180 minuti hanno restituito un Milenkovic ritrovato, non solo in grado di trovare la via del gol nel ritorno degli ottavi di finale europei ma anche le prestazioni dei tempi migliori come avvenuto ieri.

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Al cospetto di un Lecce che non ha mai rinunciato a giocare il serbo si è fatto trovare pronto fin da subito, bissando l’attenzione del primo tempo con una ripresa solida, certamente in linea con quanto garantito dal compagno di reparto Igor.

CRESCITA. Incertezze e problemi emersi nella prima parte di stagione, oggi sembrano solo un ricordo per il centrale brasiliano che già in estate era stato monitorato sul mercato europeo, mentre lo stesso Quarta aveva già lanciato segnali importanti di crescita.

E anche Dodo non si è risparmiato. E da considerare anche le parate di Terracciano nella crescita complessiva, anche ieri attento su Di Francesco e degnamente sostituito da Sirigu a Cremona.


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