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La chiave tattica: meno possesso palla e più gioco in verticale

La Nazione in edicola stamani analizza anche dal punto di vista tattico il match dello Zini

Cambia il manovratore Italiano (Barak per Jack), ma non l’impianto di gioco. Consueta costruzione dal basso affidata anche allo scintillante Dodo, perchè la Cremonese cerca di negare lo sviluppo della manovra per linee centrali.

Il brasiliano spinge e ripiega, dialogando a turno con Ikone che si abbassa o segue la spinta. Il francese ha più campo del solito: prova a entrare in area o cambiare fronte, sfruttando gli inserimenti sulla corsia mancina di Nico.

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Amrabat è uomo di raccordo e di rottura, Mandragora equilibra mentre Cabral fa il... Cabral. E lo sa fare bene. Come la coppia Quarta-Igor (sennò ci arriva Terracciano) che sorveglia le capocciate di Ciofani a innescare le imbucate per il velocissimo Tsadjout.

Squadra con personalità, meno incline allo sterile possesso palla, pronta anche a verticalizzare.

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