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Juventus-Fiorentina sarà anche la sfida tra Di Maria e Nico Gonzalez

Sfida argentina tra due giocatori che hanno le capacità di risolvere le partite delle rispettive squadre di club. Domani saranno avversari

Hanno lo stesso numero di maglia, calciano con lo stesso piede e giocano (più o meno) nello stesso ruolo. Connazionali, spesso rivali per la camiseta dell’Argentina. E, di certo, assolutamente determinanti per le sorti dei loro club.

Potremmo andare avanti e dire, per esempio, che tutti e due non hanno ancora 90 minuti nelle gambe ma che, i loro allenatori, per il momento si accontentano di un’ora abbondante della loro straordinaria qualità. Benvenuti (o se preferite, bienvenidos) a Juventus-Fiorentina.

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Benvenuti, alla sfida a ritmo di tango tra Nico Gonzalez e Angèl Di Maria. Scrive il Corriere Fiorentino. Qualità, tecnica, fantasia, assist e gol. Un doppio concentrato di talento dal quale passerà molto del match di domani.

Del resto, nel calcio puoi inventarti mille soluzioni, provare e riprovare situazioni di gioco ma poi, a determinare, sono loro. Quelli che, rispetto agli altri, hanno qualcosa in più. Lo sanno bene Massimiliano Allegri e Vincenzo Italiano.

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Che infatti, nella prima parte di stagione, hanno pagato un conto salatissimo alle lunghe assenze dei loro campioni. Infortuni, acciacchi, ricadute.

Sia il Fideo che Speedy Gonzalez hanno vissuto mesi tormentati, passando più tempo sul lettino del fisioterapista che sui campi di gioco

Non a caso, ed ecco un altro tratto in comune, sia l’uno che l’altro sono finiti al centro della critica. Accusati, nel caso del viola anche dalla stessa società, di aver sacrificato il club sull’altare del Mondiale. Con una differenza.

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Se Di Maria infatti alla fine è riuscito a volare in Qatar, vincendo il Mondiale e segnando un gol alla Francia in finale, per Nico quello resterà forse il più grande rimpianto della sua carriera. Convocato, ma rispedito a casa per colpa dell’ennesimo guaio muscolare di un primo scorcio di stagione a dir poco difficile.

Quello però, è il passato. Il presente invece parla di un Nico finalmente protagonista. E deciso a tutto pur di recuperare il tempo perso nel girone d’andata. Del resto, se la Fiorentina vuole davvero provare a risalire la classifica, non può far altro che affidarsi a lui.

Lo dice la logica, e lo confermano i numeri. Fino ad oggi infatti Gonzalez, tra campionato, Coppa Italia e Conference, ha messo insieme 17 presenze, 756’ complessivi, e segnato 6 gol. Uno ogni 126’. Una media (quasi) da centravanti.

Aanche se Italiano lo vorrebbe ancora più concreto. Glielo ripete ad ogni allenamento e, anche in questi giorni, ha battuto con forza su quel tasto. Un po’ come Allegri che, da Di Maria, si aspetta che faccia sempre e comunque la differenza.

Analizzando le statistiche, è impressionante vedere quanto siano simili. L’ex Psg ha lo stesso numero di presenze (17), e praticamente gli stessi minuti giocati che, tra campionato e coppe, sono 784. Segna meno (soltanto 3 reti) ma sforna assist (già 5) come fossero cioccolatini.

Niente di strano insomma, se gran parte dei riflettori dello Stadium (almeno fino a quando resteranno in campo) domani saranno puntati su di loro.


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