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Jovic, l'ultima sfida. La Viola decolla, lui resta un corpo estraneo. Rimasto in Serbia con la bronchite

I gol contro Braga e Milan, poi i problemi burocratici che lo hanno tenuto fuori a Sivas e la febbre/bronchite. Ma c'è bisogno di lui nel finale di stagione

Salvate il soldato Luka. Non è il titolo di un film, ma l’ennesima missione per Italiano. Dopo aver contribuito all’esplosione di Cabral, aver portato la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia e nei quarti di Conference e dopo aver riacceso le speranze di tornare in Europa attraverso il campionato, per il mister non resta che recuperare anche Jovic.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. I GOL E LO STOP. Se c’è una «macchia» nel momento d’oro dei viola, è proprio l’attaccante serbo. E pensare che pure lui sembrava aver svoltato: la doppietta al Braga nell’andata degli ottavi di Conference, il gol al Milan.

Soprattutto, un sorriso mai visto prima. Poi, lo stop. Non ha preso parte alla trasferta di Sivas per «questioni burocratiche non più rimandabili» (questo ha fatto filtrare la società): una vicenda circondata dal mistero, e sulla quale lo stesso Italiano ha preferito non indagare più di tanto perché (ovviamente) concentrato sul lavoro sul campo.

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Ma di fatto il serbo non è sceso in campo in Turchia. FEBBRE. Ha giocato 23’ nella ripresa con la Cremonese, ma quando tutto lasciava pensare che fosse pronto a riprendersi una maglia da titolare per la sfida col Lecce, l’ennesimo guaio.

«Luka stamani si è alzato con la febbre altissima, praticamente non stava in piedi», disse il mister spiegando come mai il serbo non fosse nemmeno in panchina. Un malanno serio, che però non gli ha impedito di rispondere alla chiamata della propria Nazionale.

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Ma in ritiro dalla Nazionale «è stata diagnosticata un’infiammazione virale degli organi respiratori». DA RECUPERARE. Una brutta bronchite, tanto per capirsi, che l’ha messo ko per le gare contro la Lituania e il Montenegro. Nonostante questo, Luka non è rientrato a Firenze, ed è rimasto a curarsi nel ritiro della Nazionale.

Difficile quindi, praticamente impossibile, che alla ripresa con l’Inter possa giocare dall’inizio. Anche perché nel frattempo Cabral sta regolarmente lavorando agli ordini di Italiano. Eppure, il mister, sa bene che nel prossimo aprile di fuoco avrà bisogno anche di Luka.

Ci parlerà, e proverà a toccare le corde giuste di un ragazzo che, per accendersi, ha bisogno di coccole, fiducia e di palcoscenici importanti.


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