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Jovic decisivo, finalmente. Esultanza con i muscoli e applausi. La coppia con Nico...

Il serbo ha fatto quello per cui era arrivato a Firenze: essere decisivo. Ottavo gol stagionale, anche una bella palla per Kouame

Il cielo sopra il Franchi (che quando sono scoccate le 18 non si è ancora rabbuiato del tutto) ha ricordato alla Fiorentina che quando le giornate tornano ad allungarsi significa che siamo entrati nella fase decisiva di una stagione sportiva.

Quello di ieri contro il Torino era uno scontro da dentro o fuori, e Jovic ha deciso di fare quello per cui era arrivato a Firenze d’estate: essere decisivo. Così scrive il Corriere Fiorentino. GOL ED ESULTANZA. Di fronte all’urgenza di non poter sbagliare una partita così importante, l’attaccante serbo ci ha messo un po’ a carburare, come tutta la squadra, poi ha sbloccato il risultato.

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Realizzando il primo gol e ricordando ancora una volta che ha pure i piedi soffici per servire i compagni, come ha dimostrato con un cambio di gioco per Dodò nel primo tempo, o con il passaggio che al 57’ ha messo Kouame davanti alla porta.

Dopo il gol Jovic è corso a ridosso della curva, ha mostrato i muscoli e il suo sorriso ha rimarcato dei baffi da combattente perfetti per l’occasione. Dieci minuti più tardi ha lasciato spazio a Cabral (che invece ha sbattuto sulla traversa) tra gli applausi dei tifosi, ai quali ha risposto allo stesso modo.

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COPPIA. In generale, se escludiamo la primissima frazione della gara, il suo rendimento è parso in crescita. La serata di coppa è stata anche un’ottima occasione per prendere maggior confidenza con Nico Gonzalez, l’altro attaccante più talentuoso che c’è in rosa.

L'argentino ha giocato tutta la gara, aumentando il minutaggio: possono essere loro due i punti fermi, le certezze per la seconda parte di stagione. Nico ha segnato in campionato, Jovic si è sbloccato in Coppa Italia segnando l’ottavo gol stagionale (poi 4 in Conference e 3 in Serie A) ed è il miglior marcatore della squadra.

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Quel che gli viene chiesto adesso è di essere più continuo.


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