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Gudmundsson ritorna e riaccende la luce. Ma per inserirlo gli altri devono sacrificarsi

L'islandese fa una buona partita a Bologna, ma i viola sono costretti a cambiare l'assetto che tanto ha funzionato fin qui

Gud c’è. E si vede. La ripartenza dell'islandese, al di là del risultato, è assolutamente un dato positivo. Diversi palloni ben distribuiti, un paio di incursioni (fra cui quella che poteva favorire un calcio di rigore) da giocatore a cinque stelle e l’intesa con Kean che promette bene.

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Così scrive La Nazione. NON BENE. L'inserimento di Gudmundsson provocherà qualche disagio a quelli che ora erano stati titolari. Stando anche all'assenza di Bove, pesante anche a livello tecnico, Beltran è stato spostato da sottopunta a esterno di sinistra: esperimento riuscito così e così, con l’argentino che dopo aver acceso la propria partita con un ritmo interessante, ha poi finito per disperdere le sue qualità.

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Gli è mancata la spinta, ha sofferto più del previsto nell’uno contro uno e anche la collaborazione con Kean è stata meno efficiente rispetto ad altre volte. CONDIZIONA. Da Beltran a Sottil, ma anche Colpani, ricollocare Gud rischia di condizionare uno status quo che ha portato la Fiorentina in alto.

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