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Franchi, Renzi attacca Nardella. E il Comune spera che il governo metta i soldi in caso di no dall'UE

Servirebbe un miracolo per ottenere ora quei 55 milioni che erano stati promessi. Battaglia politica, si chiedono i fondi al governo. Che in vista delle elezioni...

Adesso la speranza di Palazzo Vecchio è che sia il governo Meloni a metterci una toppa. A finanziare cioè i 55 milioni (che poi sono almeno 70-80, considerando il rincaro dei costi energetici e delle materie prime) che la commissione europea, salvo miracoli, non darà più all’operazione Franchi.

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Il ministro degli affari Ue Raffaele Fitto non lo dice, spiega solo che si batterà fino all’ultimo con Bruxelles «per trovare una soluzione». Ma è anche vero che per non perdere la rata da 19 miliardi del Pnrr italiano il governo non potrà impuntarsi nè fare dello stadio di Firenze questione di vita o di morte.

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Tanto più che quella di inserire il Franchi nel Pnrr fu il frutto di un patto tra Nardella e l’ex ministro della cultura Franceschini nato con l’ok dell’ex premier Draghi, che approvò anche l’ulteriore richiesta di 55 milioni di euro oltre ai 95 iniziali.

Patto che Gentiloni, commissario italiano Ue, non ha potuto in nessun modo difendere non trattandosi di un negoziato politico ma di questioni tecniche. Così scrive La Repubblica. DAL GOVERNO? Nardella insiste che andrà a Bruxelles a farsi ascoltare dalla commissione, di fronte al Consiglio comunale rivendica ancora la bontà del progetto Franchi e dice: «Fitto difenderà Firenze e Venezia».

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Ma sarà dura, con Bruxelles: nella prima versione del progetto da candidare al Pnrr a Campo di Marte erano previsti più investimenti di tipo sociale, poi progressivamente sono spariti. Ed è finita con la bocciatura Ue, tanto più che Campo Marte non è certo area degradata.

Ma qual è il piano B se saltano i fondi, che sono il 25- 30% del totale? Palazzo Vecchio potrebbe attivarsi con banche o mettere fondi suoi. Ma non è semplice. La voce che il governo possa metterci i 55 milioni rimbalza per tutto il giorno anche da Roma.

Qualcuno nota che in fondo anche al centrodestra in vista della sfida di Palazzo Vecchio 2024 dare quei denari salvando il progetto stadio potrebbe servire come colpo d’immagine. Fonti meloniane però in serata si mostrano fredde sull’ipotesi.

BORDATE. «Se il restyling non è finanziabile, per rispetto verso i tifosi, è meglio indirizzarci verso l’ipotesi di Commisso», dicono pure dalla Lega Ceccardi e Galli. Ma è da Renzi che arrivano le cannonate vere. Bordate su Nardella e sul progetto Franchi che fanno anche fibrillare la maggioranza Pd-Iv in Palazzo Vecchio.

Lui che spinse per la famosa legge stadi nel 2019, quella che dette a Commisso l’illusione di poter buttare giù le curve prima del nuovo vincolo ministeriale, adesso ci riprova. Posizione che fa inorridire l’associazione Nervi project, presieduta dagli eredi del progettista del Franchi, ora decisa alla mossa finale: impugnare l’articolo 55 bis in base al quale si può intervenire sullo stadio.


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