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Franchi, il governo assicura impegno. Nardella: 'Nessun definanziamento'. Ma senza i 55 mln si fa dura

Il piano B sarebbe complicato, tra la richiesta di eventuali soldi al Governo o (peggio ancora) a Commisso. Ma Nardella crede ancora nei fondi europei

«Il governo, di intesa con i sindaci e con i ministeri dell’Interno e dell’Economia predisporrà delle risposte di chiarimento all’Ue sui progetti sotto esame, auspicando che si trovi una soluzione».
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Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto è a Bruxelles, a caccia di buone nuove sul Pnrr e a colloquio con la Commissione che rischia di mettere i bastoni tra le ruote del progetto Franchi e al finanziamento da 55 milioni previsto (almeno inizialmente) dal capitolo dei Piani Urbani integrati previsti dal Pnrr.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. CON ANCI E MINISTRO. «Avanti tutta in difesa dei nostri progetti» è il motto del ministro, che nel frattempo, oltre che Nardella e il sindaco di Venezia Brugnaro, sta coinvolgendo anche il presidente dell’Anci Decaro, in modo da «predisporre le risposte a chiarimento dei dubbi della Ue».

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«Stamani (ieri, ndr ) ho sentito Fitto e mi ha confermato che il governo difenderà tutto il Pnrr e lo farà portando i chiarimenti dal punto di vista tecnico ai rilievi della commissione — ha spiegato Nardella in Consiglio comunale — Non c’è alcun definanziamento».

«Anci è fortemente convinta della bontà dei progetti e della correttezza delle procedure — ha chiuso il sindaco — Il nostro progetto è stato approvato dal governo Draghi, ci sono accordi firmati con tutti i ministeri competenti e non abbiamo ricevuto mai rilievi della Commissione».

PIANO B COMPLICATO. Anci, Comune di Firenze e ministro insomma sono convinti di poter dimostrare l’interesse pubblico sul Franchi e quindi di poter portare a casa anche i milioni che servirebbero per chiedere il cerchio intorno ai finanziamenti per il restyling dello stadio.

Nel frattempo, si cerca un (complicato) piano B. Il Comune potrebbe chiedere altri soldi al governo o in teoria (ma, appunto, solo in teoria visto che Commisso ha più volte detto «Senza controllo non metto un penny sul Franchi») bussare alla porta viola per chiedere una sorta di maxi anticipo su quella che sarà la convenzione del nuovo Franchi.

Tutte strade zeppe di insidie su cui il progetto nuovo stadio potrebbe nuovamente fermarsi. Ecco perché per Palazzo Vecchio è fondamentale vincere la battaglia europea.


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