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Franchi ed eventuale stadio 'provvisorio': chi paga? No di Commisso

Se la Commissione UE boccia i 55 milioni del Pnrr c'è l'ipotesi che i soldi arrivino dal Governo o da un privato. Ma il presidente viola chiude le porte

Il nuovo stadio Franchi si farà davvero nei modi e nei tempi annunciati dal sindaco Nardella? E se sì, con quali soldi? E dove andrà a giocare la Fiorentina nelle due stagioni (2024-2025 e 2025-2026) in cui, sempre da programma, i cantieri renderanno inagibile l’impianto?

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Domande che adesso si rincorrono in un vortice frenetico di ipotesi e dubbi. Se il piano del Pnrr relativo ai 55 milioni venisse rigettato dalla Commissione Ue, si aprirebbe una voragine nel finanziamento stesso che solo la copertura garantita dal Governo potrebbe ricoprire.

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Alternative sempre in caso di parere negativo dall’Europa? Fondi privati, e si è fatto il nome anche di Commisso, ma l’imprenditore italo-americano non è intenzionato a mettere un euro, dopo che gli è stato respinto il piano del nuovo stadio nell’area di Campi, così come il restyling del Franchi stanziando centinaia di milioni di tasca propria in entrambi i casi.

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Idem se gli venisse domandato di “partecipare” alla costruzione di uno stadio provvisorio in città per evitare che la Fiorentina vada a giocare lontano da Firenze per due stagioni. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

SCUOLA MARESCIALLI. Giani continua a dirsi fiducioso che da Bruxelles possa arrivare il via libera definitivo al Governo e da questo la costruzione del nuovo stadio Franchi con i fondi del Pnrr: e se così sarà, il presidente della Regione Toscana è convinto che la “Scuola Marescialli” a Castello sia la soluzione ideale per tenere la Fiorentina a Firenze, portando la capienza da 7.000 a 27.000 posti e aggiungendo tutte le infrastrutture interne ed esterne necessarie per le licenze.

Costi stimati: da 10 a 20 milioni. Da individuare chi li sosterrebbe, ma di sicuro non sarebbe la Fiorentina.


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