×

Franchi, 95 milioni non in discussione. C'è un piano B in caso di no dell'UE. E per l'Europeo...

Un mese di tempo per sapere se i 55 milioni saranno confermati o meno. Calendario già pronto per lavori e cantieri. Il piano B...

Un mese. Un mese per farsi ascoltare, spiegare, convincere la Commissione europea a ripensare il suo no al finanziamento di una parte del progetto del nuovo stadio Franchi di Firenze con i fondi del Pnrr. Al pressing del sindaco Dario Nardella, che ha riconfermato la richiesta di audizione per illustrare le ragioni dell’operazione e la sua coerenza con le regole e la filosofia del Recovery fund, si sono unite le parole di Raffaele Fitto, il ministro per gli Affari Europei, che ha auspicato una «soluzione di confronto» annunciando la predisposizione di «risposte di chiarimento» allo scetticismo di Bruxelles.

sponsored

La road map per il nuovo Franchi sembra (o sembrava?) viaggiare spedita tanto che per dicembre sono calendarizzati i primi lavori preliminari e si ipotizza come giugno 2024 l’apertura a pieno regime del cantiere. Ora, però, c’è un’altra priorità: evitare che l’eventuale vuoto lasciato dai fondi europei bloccati possa mettere in crisi il progetto.

sponsored

Anche se nelle ultime ore, fra le pieghe della crisi, si starebbe immaginando anche un piano B che consentirebbe di mettere in sicurezza il percorso per il nuovo stadio e la rigenerazione del quartiere di Campo di Marte. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

95 MILIONI NON IN DISCUSSIONE. Lo stadio Franchi, uno dei capolavori di Pierluigi Nervi, è sottoposto a tutela ed è stato nella lista del Pnrr,unico investimento “sportivo” fra i 14 poli “attrattori”, con un finanziamento di 95 milioni di euro.

sponsored

Questi soldi, per capirci, non sono in discussione perché pur essendo inseriti nella tempistica del Pnrr, sono italiani e su cui quindi la Commissione europea non ha voce in capitolo. Al contrario dei 55 milioni che invece arrivano dal ministero dell’Interno per i “piani urbani integrati” e che sono a tutti gli effetti fondi comunitari.

PIANO B. Ma senza fondi europei che si farebbe? Ci sarebbe un’alternativa, incoraggiata dalla candidatura italiana all’Europeo: il finanziamento mancante sarebbe sostituito dalle risorse del fondo pubblico-privato su cui dovrebbe lavorare il comitato interministeriale, che integrerà il dossier che la Figc deve consegnare all’Uefa entro il 12 aprile.

Firenze, peraltro, era una delle 5 città (su 11) in cui lo stato dell’arte era incoraggiante per il livello dell’impianto o per la copertura finanziaria dei lavori, insieme con l’Allianz Stadium di Torino, l’Olimpico di Roma, San Siro (o il suo erede), Bologna (progetto pubblico-privato per il nuovo Dall’Ara) e Cagliari (in cui sorgerà anche un grande hotel). L’Uefa deciderà entro ottobre fra Italia e Turchia e quindi risolvere la querelle Franchi, piano A o piano B che sia, servirebbe anche per giocarsi con più possibilità la partita dell’Europeo.


Lascia un commento