Fiorentina, ora funziona tutto: Cabral il simbolo della rinascita

Ora la squadra di Italiano funziona in tutti i suoi elementi. Con l'attaccante brasiliano che ha finalmente trovato continuità sotto porta

Ora nella Fiorentina funziona tutto. La difesa, meno propensa a svarioni. Il centrocampo, con un Amrabat straripante. E l’attacco coi centravanti finalmente sbloccati e gli esterni che cominciano a dare, come chiedeva Italiano, il loro apporto di gol .Specie Cabral.

Ora la Viola gioca bene e miete grandi numeri, soprattutto in Europa. Scrive La Gazzetta dello Sport. Nove vittorie di fila non le aveva mai collezionate. Anzi, in Italia solo una squadra c’era riuscita: il Milan in Champions nel ‘92-93, arrivato a 10.

Nelle ultime tre trasferte la banda Italiano ha rifilato un poker a tutte. Come dire, risolto il problema del gol. Arthur Cabral, che era a un passo dalla giubilazione, è diventato il simbolo della rinascita. 5 reti nelle ultime 6 gare europee.

Con quella di giovedì è diventato il miglior marcatore di sempre della Conference, 11 reti tra Basilea e Fiorentina. Nel 2023, solo Osimhen in Italia gli sta al passo. Bravo re Arthur ma brava tutta la squadra che lo assiste.

Se pensiamo appunto a come era partita, il paragone con la stagione scorsa è impressionante: 45 gare, 24 vittorie, 10 pareggi e 11 sconfitte. Vinta una gara in più e perse cinque in meno. Senza la partenza falsa, la nuova Fiorentina avrebbe surclassata la comunque ottima vecchia, che aveva conquistato l’Europa dopo 6 anni.

E il bello deve ancora venire. Perché, a meno di clamorosi ribaltoni, la Fiorentina ha ipotecato la finale di Coppa Italia e la semifinale di Conference.