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Festa Fiorentina, vendetta in Coppa. Viola dominante, vittoria meritata

L'analisi di Tuttosport: al di là degli episodi, dal gol sbagliato da Miranchuk alle parate di Terracciano, la Fiorentina ha meritato

La bella Fiorentina di domenica a Roma si sublima nella vendetta in Coppa, 11 giorni dopo la sconfitta in campionato: Toro spaccato ed eliminato dal gioco dei viola, feroci sempre, mobilissimi dall’inizio alla fine, vincenti anche in un evidente possesso palla mai fine a se stesso e infine in vantaggio con Jovic, prima di un finale al fulmicotone tra occasioni di qua e di là (e le altre reti di Ikoné e Karamoh).

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I granata non si sono soltanto divorati 2 gol nella ripresa con un Miranchuk irriconoscibile sotto porta: hanno globalmente pagato carissimo un atteggiamento tattico incomprensibile, non da Juric, troppo attendista, basso, remissivo, ancor più controproducente nella ripresa.

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Così scrive Tuttosport. MERITATA. Italiano presenta una Viola diversa per sei undicesimi rispetto alla sconfitta del 21 gennaio: a cominciare da Gonzalez subito titolare, passando per la panca pesante di Amrabat, reintegrato in extremis post caso Barcellona e seduto a due passi dall’ex granata Brekalo.

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Solo 3 cambi per Juric, invece, ma con una modifica sostanziale nella tipologia di gioco: stavolta dentro Sanabria e non Seck per ricercare non più continui lanci lunghi, ma manovre più ragionate. Al di là degli episodi, di qua e di là, che avrebbero potuto spaccare prima la partita, restano i meriti di una squadra, quella di Italiano, complessivamente dominatrice nella produzione di gioco, nella corsa, nella ferocia.

E che aumentano persino dopo il vantaggio, con i granata scombussolati nel morale. GOL E TERRACCIANO. Dopo il gol di Jovic, Juric si gioca Karamoh per affilare la fascia destra: il francoivoriano ci riesce al 36’, ma Terracciano respinge bene una conclusione da mezzo metro di Sanabria in scivolata (e poco dopo Vanja eviterà l’autorete su una deviazione di Ilic).

Al 41’ Miranchuk si mangia un altro gol con un piattone alto in mischia da due passi: la punizione arriva al 45’, con la staffilata di Ikoné per il 2 a 0. Ma non è ancora finita, saltano gli equilibri tattici: bordata di Cabral al 47’ e traversa, quindi il contropiede Vlasic-Karamoh che riapre la sfida.

Però Terracciano è di nuovo un leone sui piedi di Sanabria al 49’. Fine. Complimenti alla Viola.


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