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CorFio - Fiorentina in crisi: un pareggio tra i fischi

Sopra di un gol e in superiorità numerica, la Fiorentina, involuta e impaurita, si fa rimontare dal Torino: il digiuno di vittorie si allunga ancora

Chi credeva che la sconfitta di Monza rappresentasse il punto più basso per la Fiorentina si sbagliava, scrive il Corriere Fiorentino. La partita di ieri contro il Torino, conclusa con un pareggio, ha offerto uno spettacolo ancora più deprimente.

Nonostante le condizioni favorevoli – in casa, in vantaggio per 1-0 contro una squadra ridotta in 10 dal 33’ del primo tempo – i viola non sono riusciti a portare a casa i tre punti. Un risultato che certifica l’incapacità della squadra di reagire e di risollevarsi.

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I tifosi hanno espresso il loro disappunto: "Bisogna correre, per vincere", "Meritiamo di più", "Rispettate la maglia". In appena quaranta giorni, l’euforia per le otto vittorie consecutive si è trasformata in contestazione aperta.

La Fiorentina è ora un gruppo insicuro e bloccato mentalmente. SCELTE E LIMITI. Palladino ha optato per cambi prevedibili: Folorunsho titolare al posto di Sottil, maggiore sostanza a centrocampo con Mandragora e la conferma di Gudmundsson, nonostante la prestazione opaca di lunedì.

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Tuttavia, il problema principale non risiede nelle scelte, ma nell’atteggiamento della squadra. L’avvio della gara è stato discreto, con alcune occasioni sprecate grazie agli errori della difesa del Torino, ma la fragilità emotiva dei viola è emersa presto.

Dopo l’espulsione di Dembélé e il gol di Kean, tutto sembrava a favore della Fiorentina. Ma la squadra ha fallito nel chiudere la partita. Nel secondo tempo, con un uomo in più, si è limitata a gestire l’1-0, senza aggressività né cattiveria.

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Il risultato è stato un pareggio regalato, frutto di disattenzioni difensive e di una prestazione priva di idee. FISCHI E FRUSTRAZIONE. La partita si è conclusa con i fischi del pubblico, diretti tanto ai giocatori quanto all’allenatore.

La sostituzione di Gudmundsson, poco comprensibile, ha ulteriormente acceso la contestazione. Con soli due punti raccolti nelle ultime sei gare, la pazienza dei tifosi è ormai esaurita. FUTURO INCERTO. La Fiorentina è lontana parente della squadra che fino a dicembre dominava con coesione e incisività.

Ora appare insicura, lenta e priva di identità. La società, che finora ha confermato la fiducia a Palladino, dovrà prendere provvedimenti: intervenire sul mercato o pretendere un cambio di mentalità e atteggiamento, per evitare che la stagione prenda una piega irreversibile.


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