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Coppe e campionato Italiano vuole tutto: oggi l'Atalanta

Torna il campionato con i viola che ospitano l'Atalanta con l'obiettivo di riaprire il discorso Europa anche in Serie A dopo il ko della Juve

L’occasione di accorciare la classifica in modo significativo c’è. Vincenzo Italiano non vuole precludersi niente. Ora che Coppa Italia e Conference League sembrano momentaneamente sistemate il mirino torna puntato sul campionato.

«Puntare alla vittoria deve essere una costante - spiega il tecnico al sito ufficiale del club -. Abbiamo ancora nove partite a disposizione, tanti punti che vogliamo fare per risalire in classica. Vogliamo una prestazione di altissimo livello davanti al nostro pubblico».

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Riporta La Nazione. Anche se rimbalzando da una partita all’altra come una trottola impazzita è possibile che un po’ di lucidità possa mancare, specialmente contro un’avversaria temibile. «L’Atalanta è una squadra di livello altissimo, piena di talento e di giocatori di qualità.

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Va affrontata con la massima intensità. Sul piano fisico la partita ci chiamerà ad uno sforzo enorme. Le caratteristiche della squadra di Gasperini le conosciamo. Mi auguro che le energie ci siano perché dobbiamo controbattere colpo su colpo ad una squadra importante.

Per noi è un altro esame complicato da preparare in due allenamenti. Cercheremo di fare quello che dobbiamo, applicandoci bene ed essendo veloci a capire la strategia della partita».

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Spazio al singolo, a quel Gonzalez che sta bene e sarà della gara

«È stato di parola. Prima della partita in Polonia aveva detto di sentirsi bene. Di essere motivato e di voler dare una grande mano alla squadra. Quando un attaccante del suo livello è così determinante ne traggono vantaggio tutti.

Ed è più facile ottenere risultati positivi». All’orizzonte le consuete rotazioni di formazione. «Ormai i cambi sono inevitabili. Siamo alla fine della stagione e siamo dentro tre competizioni. Stanno arrivando risultati importanti, più si va avanti e più le difficoltà aumentano.

Metteremo in campo undici calciatori che dovranno andare forte».


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