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Bove, il sogno del calcio, l'università e quell'amore a prima vista con Firenze

Le partite con la sua Roma, il trasferimento alla Fiorentina dove è subito diventato protagonista

Amore a prima vista. La città ha scoperto l’uomo, l’ambiente viola ha fatto altrettanto con il calciatore: Firenze, Edoardo Bove e la Fiorentina si sono trovati e reciprocamente abbracciati, fin da subito.
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Arrivato a Firenze in un 30 agosto a dir poco caotico, lungo le strade del calciomercato, Bove è uno dei simboli della Fiorentina di Palladino, ma la città ha potuto anche scoprire la vita fuori dal campo di uno dei suoi (nuovi) beniamini.

Così scrive il Corriere Fiorentino. DALLA ROMA. Non una novità, per chi ha sempre dimostrato una profondità lontana dagli stereotipi del mondo del calcio. Arrivato a Trigoria a 10 anni, Bove ha esordito con la prima squadra della Roma il 9 maggio 2021, a pochi giorni dal suo diciannovesimo compleanno, ed è stato poi Mourinho a valorizzarlo ulteriormente.

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Sogno esaudito, anche se poi le strade con la Roma si sono separate: «È stata una mia scelta andare via, mi hanno detto che non avrei avuto tanto spazio, ma io ho bisogno di giocare e di sentirmi protagonista». A FIRENZE. Passato e futuro si intrecciano costantemente: Bove ha recentemente acquistato il centro sportivo «Don Orione», dove gioca la Boreale, la scuola calcio da cui tutto è partito e, nel contempo, ha portato avanti gli studi in economia e management all’università Guido Carli.

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Ne ha parlato lui stesso, in un recente evento tenutosi al Viola Park: «Svolgere una doppia carriera è importante per la mia formazione come individuo, al di là del campo, e per creare un maggior numero di esperienze e capacità utili nella vita di tutti i giorni».

Nel giorno della sua presentazione come calciatore viola disse: «Venire alla Fiorentina è la scelta migliore che potessi prendere». E in campo con Palladino si è dimostrato essere sempre più inamovibile.


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