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Risonanze e forse test genetici per capire l’origine della fibrillazione

L'iter medico a cui deve sottoporsi il calciatore della Fiorentina Edoardo Bove sarà ancora lungo

Ancora alcune ore di monitoraggio in terapia intensiva e dopo, molto probabilmente, un trasferimento in reparto. Edoardo Bove dovrà restare ancora per un po’ a Careggi. I medici, scrive Repubblica, adesso dovranno capire come mai il giovane calciatore della Fiorentina abbia avuto la fibrillazione e poi l’arresto cardiaco.

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Comprenderlo serve anche a disegnare il futuro, sportivo e non, del centrocampista viola. ESAMI. Ieri pomeriggio Bove ha fatto una risonanza magnetica cardiaca. Serve a capire tra l’altro se ci sono alterazioni morfologiche dell’organo o comunque cicatrici dalle quali potrebbe essere partita la fibrillazione che stava per ucciderlo.

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Ma gli accertamenti andranno ancora avanti, alcuni prenderanno più tempo, ad esempio se si deciderà anche di fare esami genetici. Anche questo tipo di approfondimenti servono a capire di quale natura sia il problema del calciatore.

Sembra diventata invece più remota la possibilità che sia stato un trauma a provocare l’aritmia e quindi la fibrillazione. Comunque sia, gli accertamenti dovrebbero anche servire ad escludere definitivamente questa possibilità.

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TEMPI. Riguardo alla durata del ricovero, potrebbero volerci ancora alcuni giorni prima che Edoardo Bove venga dimesso. Quando uscirà dalla terapia intensiva, cosa che potrebbe accadere a breve viste le sue condizioni di salute generali, potrebbe essere necessario tenerlo ancora un po’ nel reparto di cardiologia.

Bisogna comunque continuare a monitorarlo e anche decidere eventuali nuovi trattamenti.


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