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Salvati da Cabral. Ma la classifica della Fiorentina comincia a preoccupare

Ritorno sulla terra dopo il poker di coppa, l’Empoli sfiora il colpaccio al Franchi. Il brasiliano regala il pari nel finale

Un punto, e a capo. Si torna sempre lì. Alle due facce di una squadra tanto brillante nelle coppe quanto sbiadita in campionato. Con poche risorse per gestire il triplo impegno, incapace di tenere sempre lo stesso livello di tensione.

E con l’aggravante tendenza a complicarsi la vita da sola. E così, dopo l’impresa di Braga, la Fiorentina si ferma ancora. Scrive il Corriere Fiorentino. Un 1-1 che serve a poco, quello di ieri. Se non a tamponare l’emorragia e a rendere meno pericolosa una classifica comunque abbastanza inquietante.

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E se qualcuno pensa di poter concentrare tutte le attenzioni su Conference e Coppa Italia farà bene a guadarsi le spalle. Così, giusto per rendersi conto della situazione.

Il primo tempo della Fiorentina, è stato l’ennesima bruttissima copia di quella vista in Europa

Lenta ma, più che altro, con pochissima qualità e troppo fragile in difesa. E la facilità con cui Cambiaghi e Caputo avevano confezionato il raddoppio (poi annullato dal Var per fuorigioco millimetrico) ne è stata la sintesi perfetta.

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È stato, quello, l’ultimo brivido di un primo tempo che non ha fatto altro che spiegare come mai lo stesso Italiano, alla vigilia, fosse (seriamente) preoccupato. Per rimetterla in piedi, il mister, si è giocato subito Dodo e Ikonè.

Lasciando negli spogliatoi Venuti (malissimo) e Saponara. La fiammata (soprattutto grazie al terzino brasiliano) c’è stata. E non a caso il pareggio di Cabral (ancora a segno entrando dalla panchina) è nato proprio da una giocata dell’ex Shakhtar.

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Un gol buono per evitare la terza sconfitta consecutiva. Ma non per ritrovare un successo che in campionato manca dal 7 gennaio contro il Sassuolo. Prossima tappa, Verona. Per una partita che nessuno, soltanto qualche settimana fa, immaginava potesse essere qualcosa di molto simile ad uno scontro diretto.


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