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Gazzetta - Vanoli, altra chance o esonero? Dal Pioli bis a Iachini, oggi si decide

3 min di lettura

Fiorentina in ritiro, al Viola Park Ferrari e Goretti dovranno decidere con Commisso collegato dagli States. Vanoli in confusione

I blindati della polizia fuori dal Franchi, i tifosi sparpagliati dietro lo storico Bar Marisa. Tutti pronti all’azione... La Fiorentina chiusa nei suoi pensieri e nel suo dolore dentro lo spogliatoio. Da dove la squadra è uscita alle 19.20 a bordo di alcuni van neri con i vetri oscurati. Niente pullman ufficiale, quello colorato che quando passa un certo effetto lo fa. Direzione Viola Park. Dove, da ieri sera, i viola sono in ritiro: «Fino a data da destinarsi», la nota del club. Il dg Alessandro Ferrari è stato contestato nella sua balaustra dopo la nona sconfitta in campionato subita con la maglia Kombat arancione che tanto aveva voluto. Roberto Goretti per sostituire il mal digerito Stefano Pioli, ha dovuto scegliere lo stimato amico Paolo Vanoli. Che ha un bilancio in campionato di due pareggi, Genoa e Juventus, e tre sconfitte, Atalanta, Sassuolo e Verona. In Conference League ha perso con l’Aek Atene in casa dove poi ha battuto la Dinamo Kiev. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

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IN CONFUSIONE. Vanoli ci ha messo anema e core . Ma i risultati sono questi. Soprattutto, pure lui, sembra essere andato in confusione. Le dichiarazioni contraddittorie sul rigore non calciato dallo specialista Gudmundsson a Reggio Emilia, l’ostinazione del 3-5-2 quando l’idea di passare al 4-2-3-1 usato, bene, contro gli ucraini giovedì, non era utopia. L’accantonamento di Piccoli, la confusione sul regista, la poca verticalità, la difesa che continua a subire, poche soluzioni tattiche. I capi di imputazione per il tecnico di Varese che aveva il fuoco dentro perché, come tanti suoi colleghi, non vedeva l’ora di rientrare in pista, non sono pochi. E ora la società riflette. Anche se le notizie ufficiali di ieri restano il silenzio stampa e il ritiro. Ci sono due uomini soli dentro il Viola Park: Ferrari e Goretti. Il proprietario Rocco Commisso ha detto che, al momento, non è in grado di affrontare un lungo viaggio.

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CHE SI FA? Tocca a loro quindi decidere, oltre a pensare alla solita girandola di nomi, se andare avanti con Vanoli almeno fino a giovedì a Losanna o dargli una prova d’appello prima di Natale nel match di domenica al Franchi con l’Udinese. Se affidarsi, come a Mainz, alla soluzione interna di Daniele Galloppa che vola con la sua Primavera capolista solitaria. Oppure richiamare Stefano Pioli che è sotto contratto fino a giugno del 2028 a tre milioni netti l’anno. E poi c’è l’ipotesi Iachini, già giocatore e allenatore viola. Pioli in particolare non si è lasciato benissimo col club perché non ha voluto rinunciare al suo ingaggio. Era convinto, però, di riuscire a salvare quella squadra che in estate pensava addirittura di rendere on fire e trascinare tra le prime quattro. E’ naufragato dopo dieci giornate e dopo di lui anche Pradé, che ha costruito una squadra con tante lacune anche se ha inserito tanti nuovi innesti e prospetti interessanti. Che, però, hanno deluso, e saranno difficili da piazzare a gennaio. 

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