×

Una porta per due: tra i pali senza regole. Terracciano e Christensen si alterneranno

Il portiere italiano è più esperto e conosce già le indicazioni del tecnico, il danese ha aggiunto qualità ma va anche aspettato e supportato

In porta la Fiorentina ha deciso di operare in estate sulla via della conservazione, aggiungendo sì qualità ma non stabilendo delle gerarchie fisse. E così dopo il flop di Gollini e la sfortunata parentesi di Sirigu, l’idea era quella di acquistare un co-titolare di Terracciano, un profilo capace di alzare il livello della competizione con Pietro ma allo stesso tempo che non fosse un maxi investimento, come Vicario.

sponsored

Così è stato scelto Oliver Christensen, acquistato dall’Herta Berlino per sei milioni e arrivato al primo mini bilancio dell’anno con una valutazione sufficiente, scrive La Repubblica.

PIU' E MENO. Certo, trovare segnali positivi da un estremo difensore che nell’ultima partita disputata ha incassato quattro gol potrebbe apparire un esercizio fine a sé stesso di ottimismo, eppure il portiere danese ha offerto spunti apprezzati da Italiano, prima di tutto nel gioco con i piedi: Christensen non ha mai avuto paura in due partite, Lecce e Inter, di fare brutta figura e ha iniziato a interpretare i meccanismi di giro palla totalmente diversi rispetto alla sua parentesi in Germania, processo in cui Terracciano resta avanti ma in cui Oliver sicuramente ha dimostrato pasta diversa rispetto a Gollini.

sponsored

E poi ci sono le parate, decisive per un portiere: Christensen ha sì sbagliato sul rigore del 3-0, ma allo stesso tempo ha compiuto un grande intervento su Lautaro e ha respinto bene la punizione di Calhanoglu. Con il Lecce invece prestazione invalutabile, condita da due tiri e due gol.

sponsored

La cura Savorani, preparatore dei portieri in questi giorni “prestato” alla Nazionale, servirà per migliorare ancora, specialmente sulle uscite.

ROTAZIONE. Per Italiano non esiste una gerarchia fissaTerracciano è leggermente avanti perché lavora da tre anni con il tecnico — e nemmeno un’alternanza coppa campionato in maniera netta.

Per il tecnico esiste una rotazione, come in tutti gli altri ruoli, utile a tenere entrambi i portieri vivi mentalmente, pronti a giocare e a sentirsi mai né titolari né riserve. Le tante partite consecutive poi serviranno per spalmare le presenze e per trovare sempre il ritmo partita.

OCCHIO AL FUTURO.

La scelta di Christensen va poi letta sotto un altro aspetto, di medio-lungo periodo: consapevole di avere in casa due giovani di assoluto talento nel panorama nazionale del ruolo, Martinelli e Vannucchi, la società ha evitato un maxi investimento che avrebbe blindato la porta per anni proprio per consentire un ingressograduale dei due.

Con l’Atalanta intanto toccherà a Terracciano, con il Genk probabilmente a Christensen.


Lascia un commento