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Turnover sì, ma serve la testa giusta. Contro il Pafos per classifica e ranking

La città aspetta il big match contro l'Inter, Palladino però non vuole cali di tensione: con il Pafos c'è da vincere

Certo, il pensiero al big match con l’Inter di domenica sera è ben presente in casa viola. Del resto, quando mai si è vista di recente una Fiorentina al secondo posto in classifica, a un solo punto dalla vetta e che tra qualche giorno, appunto, ospiterà i nerazzurri in uno scontro che potrebbe valere addirittura la testa della classifica?
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Eppure, uno degli elementi che marca la differenza tra una squadra normale e una che ambisce a definirsi grande, è proprio nel saper tenere sempre altissimo il livello dell’attenzione, in tutte le competizioni. E poi vincere aiuta a vincere e il bellissimo percorso di questa prima parte di stagione lo dimostra.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. PAFOS. Prima dell’Inter, dunque stasera ci sono i ciprioti del Pafos. «So che tutti in città aspettano quella gara — ha detto non a caso ieri Palladino in conferenza stampa — ma noi dobbiamo pensare soltanto a questa partita di Conference perché non possiamo permetterci altri passi falsi».

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Messaggio chiarissimo. Ciò non significa però far finta che quell’appuntamento non sia in calendario. E così oggi, esattamente come nelle altre gare di Conference, si vedrà una Fiorentina totalmente diversa rispetto al campionato.

E pazienza se al mister non piace sentir parlare di riserve o formazione B. In campo andrà chi sta giocando meno anche se l’ultima volta, a Nicosia, non è andata benissimo. Anzi. Una sconfitta, quella con l’Apoel, che di fatto obbliga i viola a non commettere altri errori.

ANCHE PER IL RANKING. Missione non certamente impossibile, anche se il Pafos sta dominando il suo campionato (10 vittorie e 1 pareggio) e nell’ultimo turno ha battuto proprio l’Apoel. Meglio tener le antenne dritte insomma, e sperare che dai vari Kayode, Parisi, Quarta, Ikoné e compagnia stavolta arrivino le risposte giuste.

Vincere vorrebbe dire anche portare punti pesanti per il ranking. E avere un posto in più in Champions come l’anno scorso renderebbe il sogno più realizzabile.


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