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Turnover? No, almeno in campionato. Gerarchie evidenti, soprattutto dietro

I cambiamenti nella formazione titolare sono stati ridotti al lumicino nell'ultimo periodo da parte di Palladino

De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri. Da più di un mese a questa parte la filastrocca viola comincia così. L'undici viola è sempre più riconoscibile. Almeno in campionato. Stando alle gare di Serie A, sottolinea il Corriere Dello Sport, i cambiamenti nella formazione titolare sono stati ridotti al lumicino nell'ultimo periodo.

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Una soltanto (Adli per Richardson) la tra Torino e Verona, due i cambi tra Torino e Genova. Una delle grandi differenze tra la Fiorentina di Palladino rispetto alle sue recenti edizioni con Italiano è questa: pochi cambi, al massimo due, e uno zoccolo duro di 13-14 giocatori al pari livello.

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STAKANOVISTI. Dodo è l’esempio più evidente: 1273 minuti in stagione, 12 su 12 da titolare in A. Se limitiamo i dati al campionato, la rosa viola è divisa ancor più nettamente in due scaglioni: Dodo, Ranieri, Kean, Gosens, Colpani, Comuzzo, Bove, De Gea da una parte (tutti con più di 800' in Serie A).

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Dopo di loro, tutti gli altri hanno meno di 500' nelle gambe. Le gerarchie sono delineate, o almeno lo sono state finora. Possibile però che da adesso Palladino, un tecnico che si è dimostrato capace di cambiare idea in corsa, possa anche variare pedine: alle porte c'è una maratona di fine anno, 10 gare in 35 giorni, un triathlon olimpico in cui servirà l'apporto di tutti.


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