Troppo turnover, troppa differenza tra titolari e alternative. Col Verona dentro tutti i big

L’eccessivo turnover utilizzato da Palladino giovedì a Nicosia non ha pagato, anzi. Ora arriva il Verona

Il tema del turnover della Fiorentina a Nicosia viene trattato anche dalla Gazzetta Dello Sport. Se davvero Palladino tiene alla Conference come ha detto l’altra notte, bisogna invertire la rotta e fare meno esperimenti, scrive la rosea.

DIETRO. In Europa finora ha cambiato tutto. Contro The New Saints e San Gallo è andata bene. Con l’Apoel no. E’ normale che Biraghi, giubilato a favore di Gosens, Parisi, 146’ in campionato, Kayode 18’ e due soli gettoni (il 2004 azzurrino sembra aver perso la brillantezza), non siano considerati come il tedesco e Dodo.

Le occasioni avute non le hanno sfruttate. Così come il giovane centrale Moreno che con 0 minuti in campionato è la quinta scelta, visto che Pongracic è pronto e dopo la sosta giocherà. DAVANTI. Male davanti, dove senza Kean la Fiorentina trova molte più difficoltà.

Ikoné, 165’ in A, è il cannoniere di Conference con tre gol, ma nel ruolo di ala pura fa fatica, non trova spesso la scelta giusta, così come Kouamè non è un centravanti di sfondamento. Lo stesso Beltran, che in campionato deve sostituire Gudmundsson infortunato, ha dei colpi ma non decide le partite.

La disperazione con la quale Palladino giovedì ha inserito piano cinque titolarissimi fa capire che la differenza c’è, eccome. E col Verona tornano tutti i ‘big’.