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Terracciano mette le mani sulla partita. E sulla porta

La super prestazione del portiere italiano a Udine sembra aver messo in chiaro le gerarchie tra i pali

Come scrive il Corriere dello Sport, il pesante successo di Udine ha consegnato a Vincenzo Italiano nuove certezze anche per ciò che riguarda le gerarchie tra i pali. Dopo la notte a luci ed ombre di Genk in cui, oltre alle due reti incassate, Christensen aveva trasmesso lampi di forte insicurezza, in Friuli è arrivata la roboante risposta di Terracciano, migliore in campo con almeno tre interventi decisivi ai fini della vittoria finale che hanno permesso a Biraghi e compagni di conseguire il secondo clean sheet della stagione (il primo in campionato).

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Le riprove sul campo, da ieri, non lasciano spazio a troppe interpretazioni: fin tanto che il danese non avrà imparato la nuova lingua e, soprattutto, alcuni basilari concetti che Italiano richiede a chi sta in porta, il titolare nelle gare che contano sarà San Pietro.

Il quale, oltre a trasmettere fiducia a un intero reparto che fin qui non è stato certo il punto di forza della Fiorentina, adesso ha dalla sua anche la forza dei numeri: appena quattro reti subite in altrettante gare giocate.

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Il campionario delle belle parate di Terracciano a Udine è stato a dir poco impressionante: con la mano di richiamo, in uscita bassa e addirittura - al 32' su Thauvin - con le ginocchia. Ed è stato forse lì, nella respinta d’istinto sul francese, che è svoltata la partita della Fiorentina.

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Le critiche sul suo conto che erano piovute all’inizio della scorsa settimana dopo il gol di Lookman nel match con l’Atalanta sono ormai un ricordo lontano.


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