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Solo 3 punti in un avvio sulla carta soft. Bottino misero per l'ambiziosa Fiorentina. E dopo la sosta...

Due neopromosse e il Monza, nel mezzo le fatiche di Conference. C'è l'alibi per il mercato, ma dopo la sosta serve davvero un'altra Viola. E Palladino non cambia

L’assalto finale tutto cuore e orgoglio, la clamorosa respinta sulla linea di Turati e infine il gol di testa dell’ultimo arrivato Gosens,bastano per evitare i fischi e la prima sconfitta in campionato. Ma non i dubbi intorno alla Fiorentina di Palladino.

La difesa balla, il centrocampo annaspa, i rifinitori quasi mai entrano nel vivo del gioco: sarà una sosta lunghissima e (almeno questo è l’auspicio) fondamentale per trovare un filo conduttore che leghi i viola alle idee tattiche del nuovo allenatore.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. SOLO 3 PUNTI. Intanto però la Fiorentina deve accontentarsi delle briciole e rimandare l’appuntamento con la vittoria: contro due neopromosse e il Monza, ha raccolto appena 3 punti e nel mezzo ci sono state pure le partite da brividi con la Puskas, risolte solo ai rigori.

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Un bottino misero per l’ambiziosa Fiorentina, anche se è evidente che l’alibi del mercato c’è: 5 giocatori arrivati sul filo di lana, un via vai continuo al Viola Park, senza dimenticare il caso Nico trascinato per settimane.

SOSTA. Sarà una sosta senza le accese polemiche tipiche della Firenze calcistica arrabbiata. I nodi però sono al pettine: il sospetto è che la difesa a 3 non sia quella giusta per questa Fiorentina. I giocatori non si riconoscono, le maglie sono larghe e le marcature restano una chimera.

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Biraghi in area propria soffre e anche Ranieri è difficile immaginarlo nel ruolo di «libero» classico. Palladino per ora insisterà (anche ieri ha fatto tutti cambi ruolo per ruolo, senza alcuna variazione tattica), nella speranza che la condizione generale migliori e con lei l’intesa di squadra.

Di sicuro quella che doveva essere una partenza soft di campionato, è stata una sudataccia. E ora (dopo la pausa) arrivano Atalanta, Lazio, derby con l’Empoli e Milan. Ripartire dal cuore visto nel finale, è un obbligo. Solo con quello e a suon di pareggi però, fare meglio dell’anno scorso resterà una chimera.


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