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Sempre in viaggio: 3mila chilometri per 3 trasferte di fila per la Fiorentina

Aerei, treni, recuperi difficoltosi. Tra Genk, Udine e Frosinone la Fiorentina non si ferma mai. Tutto in otto giorni

Da Firenze a Genk, e ritorno. Da Firenze a Udine, e ritorno. E poi, per non farsi mancare niente, da Firenze a Frosinone, e ritorno.

Otto giorni, tre partite e (circa) 3.000 chilometri di spostamenti. Come se non bastasse lo sforzo di dover giocare ogni 72 ore. Come se,non fosse già abbastanza complicato dover preparare ogni impegno senza potersi allenare davvero.

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Così scrive il Corriere Fiorentino. TRE TRASFERTE DI FILA. Alla solita routine insomma (rifinitura, partita, scarico, rifinitura, partita) stavolta si aggiunge un ulteriore elemento di difficoltà. Per i viola infatti, tra Conference League e campionato, sono in programma tre trasferte consecutive e tutte, tra l’altro, non esattamente agevoli dal punto di vista logistico.

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Insomma, c'è da considerare anche questo quando si giudicano prestazioni e risultati. Si inizia oggi, con la partenza per Genk, e si finirà giovedì prossimo quando i viola andranno a far visita al Frosinone per il turno infrasettimanale di campionato.

E per fortuna che domani la partita è in programma alle 18.45, il che risparmierà agli uomini di Italiano il solito, faticosissimo rientro a notte fonda. IN VIAGGIO. Dover prendere un aereo subito dopo aver giocato è causa di stress e di fatica supplementare.

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Anche perché, racconta chi è abituato a viaggiare con le squadre, per un giocatore (ancora carico di adrenalina) è praticamente impossibile dormire. Per questo Italiano tornerà ad una gestione del gruppo improntata alle rotazioni.

Basta pensare ad Arthur, tenuto a riposo contro i nerazzurri e pronto a riprendere il comando delle operazioni in cabina di regia. Stesso discorso per Biraghi e Ranieri, così come per Beltran.


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