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Scommesse, Fagioli: puntate anche sul calcio, ma mai sulla Juventus. Obiettivo patteggiare

La strategia difensiva del calciatore della Juventus Fagioli sul caso scommesse è chiara: patteggiare, visto che non avrebbe puntato sulla Juventus

Come riporta la Gazzetta Dello Sport, la strategia difensiva del calciatore della Juventus Nicolò Fagioli sul caso scommesse pare essere abbastanza chiara: restare a piedi, senza calcio, solo pochi mesi. Da qui l’autodenuncia alla Procura, ammettendo di aver scommesso sul calcio e fornendo elementi utili alle indagini.

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Massima collaborazione, come filtra da più parti, con Chinè che ha già ascoltato il centrocampista della Juve più volte. Sono stati fatti nomi, è stato spiegato quale fosse lo sport oggetto delle scommesse, l’entità delle stesse e i siti (illegali) dove il denaro girava.

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Sembra ormai assodato che Fagioli abbia ammesso di aver puntato su partite di calcio (si sussurra anche di Serie A e Champions), ma mai su quelle della Juventus. E questo a livello difensivo è stato un passaggio fondamentale per puntare dritti a un sostanzioso sconto sulla pena.

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Nell’articolo 24 si spiega che «la violazione del divieto di scommesse comporta per i soggetti dell’ordinamento federale la sanzione della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore a 25mila euro. Ma per chi ammette le proprie colpe, lo sconto c’è eccome.

Scartata la possibilità di arrivare a una squalifica di 5 anni non avendo scommesso sulla propria squadra, l’obiettivo di Fagioli è stato quello di patteggiare prima del deferimento per ottenere così una riduzione del 50% della pena.

«Conviene» farlo ora, perché se invece si patteggia tra il deferimento e la prima udienza la riduzione è soltanto di un terzo. E la strategia della collaborazione con la Procura è quindi fondamentale per ottenere un taglio, anche molto significativo, della sanzione iniziale prevista dal Codice di Giustizia Sportiva.

Questa richiesta di patteggiamento sembra ormai in dirittura d’arrivo: se non ci saranno intoppi per la fine della prossima settimana dovrebbe arrivare a conclusione. La Procura Federale ha in agenda gli incontri con Tonali e Zaniolo: probabile che vengano ascoltati nei prossimi giorni.

L’ex romanista dovrà confermare la versione dei giorni scorsi, ossia di aver soltanto giocato a blackjack e poker su una piattaforma illegale, tra l’altro sostenendo di non sapere che lo fosse. Nessuna scommessa sul calcio, né sulla Roma quando vestiva la maglia giallorossa.

Venisse confermato tutto davanti alla Procura, per la giustizia sportiva non esisterebbe alcuna violazione. Altri nomi in ballo? Per il momento tutto tace, ma dall’inchiesta di Torino è probabile che la lista possa allungarsi.


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