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Roma violata, capolavoro Fiorentina. Programma e investimenti contro improvvisazione

“Il pallone è quello bianco”, cantano i tifosi viola: fotografia di un trionfo. Palladino umilia Juric. Kean, doppietta dopo 2 anni

Il capolavoro di Palladino, l’umiliazione di Juric. La Fiorentina esalta un’intera città con una partita splendente, che certifica la quinta vittoria consecutiva e forse l’iscrizione alla corsa Champions, la Roma viene inghiottita dall’abisso e si infila in un’altra crisi tecnica dentro a una stagione già compromessa.

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Altro che mentalità e atteggiamento, non c’è niente di casuale nel calcio. Da una parte esiste un programma chiaro, con ruoli delineati e investimenti azzeccati, dall’altra il disastro dell’improvvisazione e della confusione.

In pochi onestamente avrebbero potuto immaginarlo ad agosto, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. SENZA STORIA. La Fiorentina ha azzannato la Roma sin dalle prime rincorse. L’ha travolta con un piano preciso di Palladino:lasciare la palla all’avversario e sprigionare tutta la velocità e la qualità disponibile negli spazi enormi che si creavano contro una squadra scombinata.

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E’ stato un copione semplice, che nel primo tempo ha scavato la distanza nonostante una percentuale di possesso inferiore a 32. Mentre la Roma provava a proporre gioco, sbattendo lentamente come di consueto sul muro difensivo, la Fiorentinaaspettava l’occasione per colpire.

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Kean, tornato un grande finalizzatore, ha segnato una doppiettadopo quasi due anni. Ma l’arma tattica decisiva è stata Bove, l’ex scaricato inspiegabilmente all’ultimo giorno di mercato: è entrato in tutti i gol, chiudendo personalmente la questione a inizio ripresa senza esultare per rispetto verso il passato.

Al resto ha pensato Beltran, freddo rigorista e bravo a servire l’assist dell’1-0: l’assenza di Gudmundsson proprio non si è sentita. RIBALTONE. Nella Roma gli errori tecnici e di posizionamento si sono susseguiti, sia nella fase offensiva che in quella difensiva, rendendo impossibile un’idea di rimonta.

Celik può protestare per il rigore - tocca il pallone prima di Bove - e per il fallo da cui nasce il 3-1. Ma le sue scelte sono quasi sempre state scriteriate e sgrammaticate. L’arbitraggio di Sozza è stato pessimo ma la Roma di più: una grande parata di Svilar su Cataldi ha evitato uno scarto più duro quando il risultato era già sul 2-0.

RISPOSTE. A inizio ripresa la Fiorentina, meravigliosamente ispirata da Adli, ha allungato subito sul 4-1. Superiorità imbarazzante, alla quale la Roma ha risposto con una punizione di Dybala corretta sul palo da un prodigio di De Gea.

Poi il rosso a Hermoso e l'esordio shock di Hummels con l'autogol. I tifosi viola, a un quarto d’ora dalla fine, cantavano “Il pallone è quello bianco” per infierire sull’avversario annientato: la fotografia di un trionfo.


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