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Qui Juventus: Allegri punta sulla difesa per fare il colpaccio a Firenze

Sguardo in casa bianconera dove Allegri sta preparando una gara sulla difensiva e improntata sul contropiede

Nizza 4, Inter 5, Juventus 6: la Signora è sul podio in Europa. La speciale classifica delle migliori difese del continente racconta che la retroguardia bianconera è la terza migliore nei cinque top campionati. Come testimoniano i dati relativi ai gol subiti in questa prima porzione di stagione.

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Scrive il Corriere dello Sport. Davanti a tutti c’è la sorpresa Nizza del tecnico italiano Francesco Farioli, che guida la Ligue 1 con una difesa praticamente ermetica, colpita soltanto quattro volte in dieci giornate. Alle spalle dei francesi, la coppia italiana: la capolista Inter ha il reparto arretrato meno battuto della Serie A con 5 reti al passivo e poi c’è appunto al Juve con 6 (sempre nell’arco di dieci turni).

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I tre gradini del podio rivelano il meglio che c’è in Europa: filosofie differenti, con il 4-3-3 che è il dogma tattico di Farioli mentre sia Simone Inzaghi sia Massimiliano Allegri volano con il 3-5-2, ma medesima solidità, che è poi una delle chiavi per fare strada e arrivare molto lontano.

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Sarà anche una delle chiavi per fare risultato pieno a Firenze. Facendo un giro nei principali tornei europei, troviamo Bayern Monaco e Lipsia con 7 gol incassati (in 9 partite di Bundesliga) così come il Manchester City in Premier League (in dieci turni), mentre la capolista tedesca, il Bayer Leverkusen, è a quota 8 come l’Atalanta, quarta forza della serie A, l’Arsenal e il Real Madrid, che è in testa alla Liga (ma con 11 match disputati).

La regina attuale della Premier League, il Tottenham, ha subito 9 gol, come l’Atletico Madrid in Spagna, il Psg in Francia e l’Eintracht Francoforte in Germania.

CLEAN SHEETS

Tra le grandi, il dato peggiore è del Barcellona con 12 reti al passivo anche se, da due stagioni a questa parte, sono proprio i blaugrana la formazione che, nei cinque maggiori campionati, ha mantenuto più volte la porta imbattuta: 42 clean sheets collezionati dal 2021-22 ad oggi, due in più della Juve che ne ha 40.

Ecco uno dei trend più significativi che stanno caratterizzando la scalata bianconera: sono cinque le gare di fila con Szczesny imbattuto, proprio come il Nizza. Non accadeva dal periodo ottobre 2022-gennaio 2023; otto giornate del campionato scorso - dal derby all’Udinese - prima del tracollo in casa del Napoli.

Non solo, la porta juventina è rimasta inviolata in sette delle dieci giornate finora disputate, mai la Signora è stata capace di fare meglio. Numeri che testimoniano un ritorno all’antico, agli anni di gloria in cui la difesa bianconera è stata un fattore determinate (è stata la migliore del campionato in otto dei nove scudetti consecutivi vinti).

Numeri che sono il segno di una evidente inversione di tendenza della squadra di Allegri dopo all’ultimo biennio in cui la solidità non era più di casa alla Continassa. Numeri che avvalorano ulteriormente il percorso compiuto fin qui - con un solo scivolone, quello con il Sassuolo, che è costato quattro reti in un colpo solo -, per giunta in condizioni di emergenza.

Gli infortuni di Alex Sandro e Danilo, infatti, rendono obbligate le scelte di Max. Senza il capitano (che prova ancora fastidio alla coscia e rientrata probabilmente contro l’Inter dopo la sosta), al centro della scena è salito Bremer, affiancato da Gatti e Rugani, due che adesso viene difficile chiamare riserve.

Non sarà più l’epoca di Barzagli-Bonucci-Chiellini, ma la Signora è lo stesso al sicuro.


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