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Portieri, testa a testa tra Livakovic e Horn: uno costa, l'altro è a parametro zero

Viola sempre in cerca di un portiere titolare e la sensazione è che possa arrivare dall'estero. Sono due i nomi più chiacchierati nelle ultime ore

Uno sguardo attento alla porta. I dirigenti della Fiorentina continuano a monitorare il mercato a 360 gradi e cercano soluzioni in tutta Europa. Per quanto riguarda il portiere, sono in particolare due i profili che vengono seguiti.

Dominik Livakovic, croato classe ‘95, della Dinamo Zagabria e Timo Horn che domani sera sarà ufficialmente svincolato dal Colonia. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio. Potrebbe essere anche un testa a testa fra i due, alla ricerca della soluzione migliore.

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E nel frattempo, con un uomo d’esperienza fra i pali, il club di Rocco Commisso avrebbe il tempo di far crescere i giovani talenti del settore giovanile. Ovvero Martinelli e Vannucchi.

ANTICIPAZIONI

Come anticipato nei giorni scorsi, i viola stanno cercando un portiere straniero e Livakovic, capitano del suo club di appartenenza e punto fermo della Croazia con cui si è laureato vicecampione del mondo nel 2018, è un nome che piace.

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E per il quale la Fiorentina è pronta a spendere circa 6 milioni con un’offerta che sarebbe già stata presentata. Il giocatore è in scadenza nel giugno 2024 e la Fiorentina può far leva su questo aspetto per portarlo in viola.

Un accordo può essere trovato e supererebbe tutti gli altri nelle preferenze. Come abbiamo riportato proprio nelle scorse ore su LaViola.it Livakovic ha una clausola rescissoria da 10 milioni di euro inserita nel proprio contratto (Leggi Qui).

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Non è certo un dettaglio da trascurare.

DALLA GERMANIA

Da monitorare con attenzione Timo Horn del Colonia, un profilo che viene tenuto in considerazione. È un nome che fa rumore soprattutto in Germania, anche per quanto ha fatto nel corso della sua carriera fra i pali del Colonia, dove è rimasto per 21 anni.

Un particolare in più: gli agenti di Horn hanno aperto da poco una sede anche in Italia, a Torino. Per cui non è escluso che sia gradita un’operazione italiana.


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