Pepito Rossi: "Alle punte serve la fiducia: il mister ora scelga un titolare"

"Troppi cambi non aiutano", ha detto l'ex attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi

A luglio, a malincuore, ha appeso gli scarpini al chiodo, ma l'Italia e Firenze rimangono nel cuore di Giuseppe Rossi. Dopo il ritiro Pepito guarda il futuro con malinconia: "Vedremo quale sarà la mia strada dopo il calcio - dice in un'intervista al Corriere Fiorentino -, cerco nuovi stimoli ed emozioni.

Per ora mi dedico alla mia famiglia che per il pallone ho spesso trascurato. Da qualche mese inoltre ho aperto una scuola calcio, insegno ai bambini e mi diverso". LE PROSPETTIVE PER LA FIORENTINA. "Dopo una stagione importante come quella passata, con due finali conquistate, penso che si possa e si debba puntare in alto.

D'altronde l'ossatura è la stessa, nonostante alcuni cambi importanti nella rosa, e bisogna dare continuità a quanto fatto di buono in questi anni". LE CHANCE IN CONFERENCE. "Essere in Europa con continuità deve essere l'obiettivo, è importante e soprattutto giusto che il nome della Fiorentina sia in queste competizioni internazionali.

Inoltre la squadra ha un conto in sospeso con questo torneo per la finale persa, di sicuro c'è amarezza e i giocatori che sono rimasti devono capire che hanno l'opportunità di rifarsi. Avranno dunque voglia di riscattarsi". LA CONFERMA DI ITALIANO.

"Nelle due scorse stagioni sulla panchina della Fiorentina ha fatto molto bene ed è diventato un tecnico importante accostato infatti a diversi top club. Perciò credo sia stato giusto riconfermarlo per dare continuità al progetto.

è un tecnico bravo che fa giocare bene la squadra e i giocatori giocano per lui". IL CAMBIO CABRAL-NZOLA. "Cabral a mio avviso cercava sempre il gol, aiutava la squadra, aveva carisma ed entusiasmo. Anche se non con continuità però i gol li ha fatti soprattutto in Europa.

Nzola in Serie A ha fatto bene, conosce il campionato e il sistema di gioco di Italiano. Ma che sia Nzola, Beltran o Jovic, fare gol è importante e credo sia fondamentale trovare un titolare fisso perché le staffette vanno bene fino ad un certo punto.

Bisogna puntare su un attaccante che ovviamente si meriti di essere titolare ed andare avanti con lui, poi Italiano capirà, con tante partite, quando sostituirlo ma troppe decisioni non fanno bene ad una punta che deve trovare fiducia e continuità".

GLI ALTRI ACQUISTI. "Arthur può dare tanto, è un giocatore di grande livello che per vari motivi non è riuscito ad esprimere tutte le sue qualità. Se avrà voglia e fiducia può fare la differenza in questa squadra. Parisi e gli altri sono stati presi per aumentare la competitività.

Con tante partite ci vogliono non 11 ma praticamente 22 titolari. Nessuno, neanche un capitano come Biraghi, deve accontentarsi ma avere nella concorrenza lo stimolo per dare di più". PORTIERI. "Terracciano in queste stagioni ha fatto bene e si è meritato il posto di titolare, ma se al suo fianco è arrivato unoaltrettanto bravocome Christensen ben venga".

CASTROVILLI. "Tutto dipende da lui, la Fiorentina gli ha dimostrato tanto, lo ha cresciuto ed aspettato, queste purtroppo sono le conseguenze del mancato rinnovo. Ma lui è un bravissimo ragazzo. Mi auguro che si riprenda presto".